Results for 'agency degli oggetti'

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  1.  25
    Le metamorfosi del classico: corpi naturali, artefatti materiali e nuove pseudomorfosi.Chiara Cappelletto - 2018 - Rivista di Estetica 67:197-218.
    A quasi un secolo da L’Opera d’arte all’epoca della sua riproducibilità tecnica di Walter Benjamin e mentre si svolge il dibattito sull’agency degli oggetti, il tema di questo articolo è la potenza del «classico» nella cultura contemporanea, per la quale l’ordine cronologico secondo cui gli artefatti vengono prodotti non è più dirimente per comprenderne la valenza storica e la qualità estetica. Se classica è per noi la Cnosso minoica inventata a Creta dall’archeologo Arthur Evans con ampio uso (...)
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  2.  3
    Ontologia degli oggetti culturali.Alessandro Salice - 2007 - Rivista di Estetica 36 (36):181-198.
    1 La relatività a una cultura Negli ultimi anni si parla pressoché quotidianamente di “differenze” o “caratteristiche” culturali. Queste espressioni vengono spesso impiegate in contesti prefilosofici senza una chiara esplicazione del loro riferimento. Uno sguardo più attento può tuttavia rilevare che il semplice aggettivo “culturale” prescrive delle condizioni di verità aggiuntive alle proposizioni che lo contengono. Così, ad esempio:(1) la simmetria è un criterio culturale di bellezza classi...
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  3.  28
    I nomi: designatori (diretti) degli oggetti. Aspetti semantici in Aristotele, Metafisica Z, 6, 1031 b28-1032 a11.Luca Gili - 2011 - Acta Philosophica 20 (1):123 - 140.
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  4.  1
    La fondazione della necessità degli oggetti ideali in Husserl.Davide Pesaresi - 2015 - Ariccia (RM): Aracne editrice int.le S.r.l..
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  5.  6
    Ipotesi sulla natura degli oggetti matematici.Enrico Giusti - 1999 - Torino: Bollati Boringhieri.
  6. Sulla natura degli oggetti del Tractatus.Pasquale Frascolla - 2004 - Rivista di Estetica 44 (26):61-73.
     
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  7.  9
    Marziale e la ‘poetica’ degli oggetti: struttura dell'epigramma di Marziale. [REVIEW]Peter Howell - 1980 - The Classical Review 30 (1):141-142.
  8. Sull'esistenza degli oggetti non percepiti.Graziano Cavallini - 2002 - Epistemologia 25 (2):199-224.
     
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  9. Lineamenti di una teoria degli oggetti sociali.Maurizio Ferraris - 2005 - Rivista di Estetica 45 (3).
     
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  10. La natura e l'identità degli oggetti materiali.Achille C. Varzi - 2007 - In Annalisa Coliva (ed.), Filosofia analitica: temi e problemi. Roma: Carocci. pp. 17–56.
    A critical survey of the main metaphysical theories concerning the nature of material objects (substratum theories, bundle theories, substance theories, stuff theories) and their identity conditions, both synchronic (monist vs. pluralist theories) and diachronic (three-dimensionalism, four-dimensionalism, sequentialism).
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  11. Oggetto e obiettività: Le classificazioni degli oggetti del conoscere e il problema dell'obiettività nel realismo classico.Lv Burgoa & E. Barzaghi - 1999 - Divus Thomas 102 (1):199-245.
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  12.  5
    Il cavallo di Platone: filosofia degli oggetti quotidiani.Maurizio Vitta - 2021 - Milano: Mimesis.
    The dispute between Antisthenes and Plato over objects has remained on the horizon of philosophical thought, albeit pushed back to the margins of an increasingly neglected problem. Bringing it back to light therefore means returning philosophical thought to its origins, giving the object... the value that has long been denied it--Translated from front flap.
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  13. Rappresentare e giudicare. Sull’origine e il ruolo della dottrina degli oggetti intenzionali nella psicologia di F. Brentano.R. Martinelli - 1994 - Discipline Filosofiche.
     
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  14. La'posizione'esistenziale e il giudizio ipotetico nell'ontologia herbartiana: il caso degli oggetti inesistenti.P. Valore - 2004 - In Stefano Poggi (ed.), Natura umana e individualità psichica: scienza, filosofia e religione in Italia e Germania tra Ottocento e Novecento. Milano: UNICOPLI. pp. 99--138.
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  15. Proprietà delle opere e proprietà degli oggetti.Peter Lamarque - 2003 - Studi di Estetica 28.
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  16. Meinong prima di meinong. Alcune note per Una storia degli oggetti impossibili.Antonio Allegra - 2010 - Giornale di Metafisica 32 (3):595-609.
     
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  17.  3
    Uomini e manufatti: appunti per una fenomenologia degli oggetti.Massimo Bilò - 2013 - Roma: Editrice Dedalo Roma.
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  18. La nozione di Aussersein nella teoria degli oggetti di Alexius Meinong.Alessandro Salice - 2004 - Rivista di Estetica 44 (3).
     
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  19. How things do things with words: Ventriloquism, passion and technology.F. Cooren & N. Bencherki - 2010 - ENCYCLOPAIDEIA 14 (28):35-62.
    È possibile rendere compiutamente conto di ciò che gli artefatti e le tecnologie fanno, senza per questo sminuire il ruolo dell’agentività umana, ossia la capacità dell’essere umano di essere all’origine dell’azione e del senso?Per quanto determinismo tecnologico e sociocostruzionismo siano ormai approcci sufficientemente integrati, sembra quasi impossibile poter riconoscere l’uno senza pagare nulla di più che un piccolo contributo all’altro.Gli autori sottolineano quanto questa cesura che apparentemente riguarda un fenomeno circoscritto e settoriale come il ruolo degli artefatti nella costruzione (...)
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  20.  17
    Gli oggetti incompleti e il principio del terzo escluso secondo Meinong.Francesca Modenato - 2001 - Rivista di Storia Della Filosofia 1.
    La teoria degli oggetti incompleti è, tra quelle che attengono all’ambito della Gegenstandtheorie di Meinongm una delle più caratteristiche e insieme una delle più impervie e problematiche. Questa concezione fa la sua comparsa in riferimento alla teoria dell’astrazione: il concetto è un oggetto rappresentato in modo astratto, che è in quanto dire non completamente determinato, in opposizione all’oggetto concreto, il quale è invece completo di tutte le determinazioni. Agli oggetti incompleti viene assegnato uno spazio al di fuori (...)
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  21. Oggetti possibili e oggetti esistenti: la teoria di David K. Lewis.Andrea Borghini - 2002 - Kykeyon 2:67-77.
    Quasi al termine della seconda guerra mondiale, alcuni ufficiali tedeschi diedero l’ordine di abbattere le storiche torri di San Gimignano; tutto pareva ormai deciso, quando un gruppo di civili riuscì con successo a ritardare l’esecuzione fino all’arrivo delle truppe alleate. Grazie a quei civili, le torri di San Gimignano sono ancora ben visibili a tutti, meta ogni anno di numerosi turisti; ma che cosa dire della possibilità che oggi esistessero soltanto le loro macerie? Esse rientrano in quella classe di cose (...)
     
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  22.  8
    Tre specie di entità giuridiche: oggetti, enti, figmenta.Paolo Di Lucia - 2007 - Rivista di Estetica 36 (36):97-111.
    I fatti! I fatti! Caro signore, i fatti sono come siassumono; e allora, nello spirito, non sono più fatti:ma vita che appare, così o in altro modo.Luigi Pirandello 1 Ontologia del giuridico 1.1 Due ontologie del giuridico: ontologia degli oggetti giuridici (Adolf Reinach) vs. ontologia degli enti giuridici (Santi Romano) 1.1.1 Nella filosofia del diritto del xx secolo sono compresenti due ontologie del giuridico:(i) l’ontologia degli oggetti giuridici di Adolf Reinach (1883-1917),(ii) l’ontol...
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  23.  17
    DesignArt. Ibridazioni creative tra arte e oggetti d’uso.Elisabetta Di Stefano - 2016 - Rivista di Estetica 61:65-76.
    Oggi il mondo dell’arte si apre a un’ibridizzazione di forme e generi. La bellezza e la creatività, categorie fondamentali dell’arte secondo la tradizione idealistica e romantica, trovano nella vita quotidiana nuovi territori da colonizzare. In questo panorama di esteticità diffusa un fenomeno acquista particolare interesse: la DesignArt. La DesignArt costituisce un’intersezione tra due ambiti della creatività storicamente volti l’uno a progettare per l’industria oggetti seriali, utili ed esteticamente gradevoli, l’altro a ideare opere uniche e belle, ma senza scopo. Il (...)
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  24.  39
    Filosofia dell'arte contemporanea: installazioni, siti, oggetti.Elisa Caldarola - 2020 - 62100 Macerata MC, Italia: Quodlibet.
    L’arte contemporanea è caleidoscopica: può catapultarci in ambienti complessi o minimali richiedendo la nostra attiva partecipazione, ancorarsi a luoghi particolari, porci di fronte a opere apparentemente indistinguibili da oggetti ed eventi della vita quotidiana, appropriarsi illegalmente degli spazi pubblici, e così via. Questo volume muove dalla premessa che uno dei compiti della filosofia dell’arte sia prestare attenzione a specifiche pratiche artistiche e a teorie sull’arte avanzate in altri ambiti di ricerca, per poi organizzare in maniera perspicua la molteplicità (...)
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  25. Consciousness and agency: The importance of self-organized action.E. Gonzalez, M. Broens & Pim Haselager - 2004 - Networks 3:103-13.
    Abstract. Following the tracks of Ryle and based upon the theory of complex systems, we shall develop a characterization of action-based consciousness as an embodied, embedded, selforganized process in which action and dispositions occupy a special place. From this perspective, consciousness is not a unique prerogative of humans, but it is spread all around, throughout the evolution of life. We argue that artificial systems such as robots currently lack the genuine embodied embeddedness that allows the type of self-organization that is (...)
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  26.  20
    Sono ancora utili oggi le categorie di Aristotele?Enrico Berti - 2008 - Rivista di Estetica 39:57-72.
    1. Il catalogo degli oggetti Il titolo di questo contributo mi è venuto in mente leggendo il libro di Achille Varzi, Parole, oggetti, eventi e altri argomenti di metafisica, che pone proprio all’inizio il problema di fare un catalogo universale di ciò che esiste. Avevo già avuto sentore che questo fosse uno dei primi problemi della cosiddetta metafisica, o ontologia, “analitica”, quando lessi il famoso articolo di Quine, On what there is, che si apriva con la domanda (...)
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  27. The Meaning of Things: Domestic Symbols and the Self.Mihaly Csikszentmihalyi & Eugene Halton - 1981 - New York, NY, USA: Cambridge University Press.
    The Meaning of Things explores the meanings of household possessions for three generation families in the Chicago area, and the place of materialism in American culture. Now regarded as a keystone in material culture studies, Halton's first book is based on his dissertation and coauthored with Mihaly Csikszentmihalyi. First published by Cambridge University Press in 1981, it has been translated into German, Italian, Japanese, and Hungarian. The Meaning of Things is a study of the significance of material possessions in contemporary (...)
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  28.  8
    Dalla documentalità alla ludicità. Un trialogo.Ivan Mosca - 2015 - Rivista di Estetica 60:99-106.
    Cosa accade se filosofi del presente e del passato, personaggi di finzione e romanzieri di fantascienza si mettono a dialogare su alcuni dei temi fondamentali del mondo sociale? La discussione sulla natura della realtà documentale origina un caleidoscopico divertissement incentrato sulla disamina della supposta irrealtà degli oggetti videoludici.
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  29.  13
    Stili postonali e suono, oggetto sonoro, oggetto uditivo, oggetto musicale.Stefano Lombardi Vallauri - 2017 - Rivista di Estetica 66:61-76.
    Sul piano terminologico, ontologico, percettivo, fenomenologico, psicologico, storico-musicale, l'articolo discute in successione le categorie interconnesse di suono, oggetto sonoro (anche nell'accezione proposta dalla scuola di Pierre Schaeffer), oggetto uditivo e oggetto musicale, in particolare alla luce degli sviluppi della musica contemporanea postonale. Una differenza fondamentale è rinvenuta tra il livello fisico di esistenza del suono (che ha quattro dimensioni: tempo, frequenza, ampiezza, spazio) e il livello fenomenico di esistenza degli oggetti uditivi (che sono considerati come rappresentazioni mentali, (...)
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  30. Strutture di astrazione.Gianluca Paronitti, Luciano Floridi & Jeff Sanders - 2003 - Conference: Ma Dove Hai la Testa?/Where is Your Head? – Processi Mentali, Comunicazione Eregole – Mental Processes, Communication and Rules.
    Uno dei principali problemi nello studio della mente e della sua "collocazione" consiste nell'identificazione del corretto Livello di Astrazione a cui le varie descrizioni fenomeniche e le corrispondenti ipotesi esplicative possono essere sviluppate e confrontate. L'articolo contribuisce all'attuale dibattito metodologico in filosofia della mente analizzando due nozioni fondative, quella di modello e quella di simulazione, sulla base del concetto di Livello di Astrazione. L'ambito è quello del Metodo delle Astrazioni, proposto in Floridi e Sanders [2003]. Il Metodo delle Astrazioni si (...)
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  31.  4
    Dall’oggetto sonoro all’evento musicale.Stefano Oliva - 2017 - Rivista di Estetica 66:77-92.
    L’obiettivo di questo articolo è di proporre una considerazione del fenomeno musicale non come oggetto ma come evento. La musica si allontana dall’ambito degli oggetti a partire dall’immissione del suono nel contesto musicale, in cui l’origine fisica delle vibrazioni perde rilevanza (Roger Scruton). La musica si presenta infatti come una concatenazione di eventi sonori retti da una logica autonoma; i nessi causali in base a cui i suoni trovano il proprio ordine costituiscono un mondo ideale, distinto dal mondo (...)
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  32.  10
    Titolo e necessità.Luca Morena & Giuliano Torrengo - 2009 - Rivista di Estetica 40:41-55.
    Secondo Levinson (1985) ci sono delle forti disanalogie tra nomi di persona e titoli di opere. In primo luogo «per quel che riguarda i loro rispettivi ruoli nella comprensione e nella interpretazione degli oggetti che denotano». Inoltre, nomi e titoli sarebbero diversi dal momento che la funzione di «facilitare il riferimento è davvero centrale nei nomi di persona, laddove nei titoli tale funzione è tipicamente alla pari o addirittura secondaria rispetto ad altre funzioni». In ciò che segue c...
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  33. Finzioni ed emozioni [Fictions and emotions].Carola Barbero - 2008 - la Società Degli Individui 33:23-36.
    Gli oggetti fittizi sono quegli oggetti presenti nelle opere di finzione, dalla letteratura al cinema, dal teatro ai dipinti. Questo saggio prende in con­siderazione, prevalentemente, gli oggetti della finzione letteraria. Tali og­getti pongono interessanti quesiti tanto sul versante ontologico quanto sul versante semantico: in primo luogo occorre fare chiarezza sulle condizioni alle quali essi possono legittimamente essere considerati degli oggetti, in se­condo luogo è importante individuare il valore semantico degli enunciati de­signanti oggetti di (...)
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  34. Oltre la fisica normale. Interpretazioni alternative e teorie non standard nella fisica moderna.Isabella Tassani, Gino Tarozzi, Alessandro Afriat, Gennaro Auletta, Stefano Bordoni, Marco Buzzoni, Claudio Calosi, Vincenzo Fano, Alberto Cappi, Giovanni Macchia, Fabio Minazzi & Arcangelo Rossi (eds.) - 2013 - ISONOMIA - Epistemologica.
    Nella sua straordinaria opera scientifica, Franco Selleri si è sempre opposto alla rinuncia alla comprensione della struttura della realtà e della natura degli oggetti fisici, che egli considera come l’elemento caratterizzante delle principali teorie della fisica del Novecento e che è stata stigmatizzata da Karl Popper come tesi della “fine della strada in fisica”. Sin dalla fine degli anni ’60, egli ha sviluppato quella riflessione critica nei confronti delle teorie fondamentali della fisica moderna, in particolar modo della (...)
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  35.  3
    Nicola Perullo, Filosofia della gastronomia laica. Il gusto come esperienza.Carola Barbero - 2010 - Rivista di Estetica 45:191-192.
    Dopo Per un’estetica del cibo (2006) e L’altro gusto (2008), Nicola Perullo torna sul tema, tanto interessante quanto spesso trascurato, della filosofia della gastronomia, prendendo questa volta in esame l’esperienza del gusto. Superato brillantemente il pregiudizio secondo il quale sarebbe meglio non occuparsi degli oggetti gastronomici in quanto “meramente empirici”, Nicola Perullo entra nel vivo dell’indagine domandandosi che cosa propriamente sia implicato dall’atto di gustare, che cosa s...
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  36.  4
    Introduzione.Luca Angelone - 2010 - Rivista di Estetica 43:3-11.
    «Secondo convenzione è il colore, secondo convenzione è il dolce, secondo convenzione l’amaro, mentre veri sono gli atomi e il vuoto». A partire da questo frammento di Democrito, la filosofia si è contrapposta all’idea del senso comune secondo cui i colori sono proprietà degli oggetti. Lungo la storia i filosofi hanno variamente definito i colori come proprietà relazionali, proprietà secondarie, proprietà disposizionali. L’ontologia dei colori è quella linea di ricerca sviluppatasi all’intern...
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  37.  21
    Dalla Fiat al web. Che cosa una ontologia sociale basata sui documenti permette di spiegare.Elena Casetta & Giuliano Torrengo - 2015 - Rivista di Estetica 60:54-62.
    Nel 2009, prendendo le mosse da articoli e libri pubblicati negli anni precedenti, Maurizio Ferraris proponeva la “documentalità”, una ontologia sociale che, a differenza della received view basata sull’intenzionalità collettiva, individuava il fondamento degli oggetti sociali negli atti iscritti. Prendendo come spunto due oggetti sociali tipicamente torinesi – il capoluogo piemontese è il luogo di nascita del filosofo – e cioè la casa automobilistica Fiat e l’Università di Torino, in questo breve saggio si discutono alcune tra le (...)
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  38.  33
    Rappresentazione pittorica.Elisa Caldarola - 2015 - Aphex 11.
    Le immagini sono rappresentazioni visive: quello che mostrano ai nostri occhi è rilevante per la comprensione di ciò che rappresentano. Le rappresentazioni pittoriche sono immagini che rappresentano visivamente aspetti visibili di altri oggetti: per questo motivo, ci sembra spesso che queste immagini assomiglino agli oggetti che rappresentano, ci sembra di riconoscere tali oggetti guardando le immagini che li rappresentano e può anche capitarci che ci sembri di avere un'esperienza degli oggetti rappresentati attraverso l'immagine che li (...)
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  39.  10
    Giudizio ed esistenza: Schröder, Husserl e Meinong. Introduzione al carteggio tra Meinong e Husserl.Alessandro Salice - 2009 - Rivista di Estetica 40:149-167.
    1. Un incontro mancato I legami tra Edmund Husserl e Alexius Meinong, e più in generale tra fenomenologia tedesca e teoria degli oggetti, narrano una storia per certi versi paradossale, che vede i due brillanti allievi e caustici critici di Franz Brentano percorrere per un lungo periodo di tempo binari di pensiero non lontani gli uni dagli altri, in certi momenti persino paralleli, per poi divergere proprio nel momento in cui le loro conclusioni andavano consolidandosi, aprendo la strada (...)
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  40.  29
    Responsibility Between Neuroscience and Criminal Law. The Control Component of Criminal Liability.Sofia Bonicalzi & Patrick Haggard - 2019 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 10 (2):103-119.
    : The paper discusses the contribution that the neuroscience of action can offer to the legal understanding of action control and responsibility in the case of adult individuals. In particular, we address the issues that follow. What are the cognitive capacities that agents must display in order to be held liable to punishment in criminal law? Is the legal model of liability to punishment compatible with a scientifically informed understanding of voluntary behaviour? To what extent should the law take into (...)
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  41.  16
    Outside the Present.Talia Welsh - 2017 - Chiasmi International 19:285-295.
    In Felisberto Hernández’s story “The Stray Horse,” the young narrator imagines that the piano teacher’s sitting room furniture has relationships, intentions, and desires. The developmental psychologist Paul Bloom attributes this imagination of objects as living as part of normal development in childhood. He argues that such a tendency, while scientifically incorrect, was an evolutionary advantage in the long, brutal prehistory of mankind. Whatever the merits of Bloom’s evolutionary story, it fails to grasp the nature of creative imagination in children. Maurice (...)
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  42.  19
    Aristotle on Subjectivity.Marco Sgarbi - 2011 - Trans/Form/Ação 34 (3):105-115.
    Philosophers usually attribute to modernity the invention of concepts like 'subject', 'object' and 'subjectivity' and they understand them in contrast to Scholastic and Aristotelian philosophies. The present paper suggests the presence of a proto-theory of subjectivity in Aristotle. The Aristotelian theory of subjectivity is grounded principally on four doctrines. First, we can recognize the presence of a 'perspective' and of a 'point of view' in the Aristotelian epistemology. The second relevant aspect is the concept of determination of the object of (...)
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  43.  29
    Object individuation by iconic content: How is numerosity represented in iconic representation?Athanasios Raftopoulos - 2020 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 11 (1):42-70.
    : Fodor argues that perceptual representations are a subset of iconic representations, which are distinguished from symbolic/discursive representations. Iconic representations are nonconceptual and they do not support the abilities afforded by concepts. Iconic representations, for example, cannot support object individuation. If someone thinks that perception or some of its parts has imagistic NCC, they face the following dilemma. Either they will have to accept that this NCC does not allow for object individuation, but it represents instead conglomerations of properties and (...)
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  44.  10
    Umm-el-Breig't (Tebtynis): campagna di scavo 2020.Claudio Gallazzi - 2023 - ACME: Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano 75 (2):23-46.
    Nel corso del 2020 la missione congiunta franco-italiana, costituita dall’Università degli Studi di Milano e dall’Institut français d’archéologie orientale del Cairo (Ifao), ha effettuato la sua abituale campagna tra le rovine dell’antica Tebtynis dal 15 settembre al 7 novembre. Gli scavi sono stati estesi nel settore meridionale dell’insediamento, lungo la grande strada che nei papiri demotici è definita “dromos di Tefresudj(ty?)”. Due case-torri costruite nel II e nel I sec. a.C. sono state portate alla luce; parecchi edifici risalenti all’epoca (...)
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  45.  27
    Aristotele e il problema della soggettività.Marco Sgarbi - 2011 - Trans/Form/Ação 34 (3):105-115.
    Gli storici della filosofia solitamente attribuiscono ai pensatori moderni l'invenzioni di concetto "soggetto", "oggetto" e "soggettività" e li concepiscono in direttamente in contrasto con la filosofia scolastica e aristotelica. Questo articolo suggerisce la presenza di una proto-teoria della soggettività in Aristotele. La teoria aristotelica della soggettività è fondata principalmente su quattro dottrine. In primo luogo, si può riscontrare nell'epistemologia aristotelica la presenza di una "prospettiva" e di un "punto di vista". Il secondo aspetto significativo è il concetto di determinazione dell'oggetto (...)
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  46. Scotus on Universals: A Reconsideration.Giorgio Pini - 2007 - Documenti E Studi Sulla Tradizione Filosofica Medievale 18:395-409.
    L'A. sottolinea come la posizione di Scoto sugli universali, sebbene mal compresa e incomprensibile, è davvero un tentativo interessante di dire cosa sia possibile e necessario circa la struttura della realtà senza far confusione fra la realtà stessa e il nostro modo di conoscerla. Non è possibile dire che cosa gli oggetti siano nel mondo e se siano individui o universali sulla base di una semantica o una considerazione epistemologica. Non è possibile formulare la struttura del mondo sulla base (...)
     
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  47.  32
    Filosofia del Futuro.Samuele Iaquinto & Giuliano Torrengo - 2018 - Milan: Raffaello Cortina.
    Scopo del volume è offrire un’introduzione accessibile e rigorosa ai più recenti sviluppi di una fondamentale branca della filosofia del tempo: la filosofia del futuro. Vengono presentate e discusse alcune delle domande chiave del dibattito contemporaneo, ad esempio: il futuro è già scritto o esistono molti cammini alternativi che il tempo è in grado di imboccare? "Esistere" significa semplicemente essere presenti o ci sono veri e propri oggetti futuri? Siamo davvero liberi di scegliere quali azioni compiere e di modificare (...)
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  48. La prospettiva relazionale di Pierre Bourdieu (2). I concetti fondamentali.Luca Corchia - 2006 - The Lab's Quarterly 7 (4):1-37.
    Nel presente articolo sono illustrati i concetti che distinguono la sociologia di Pierre Bourdieu – campo, capitale, habitus, interesse, azione – indicando il nesso tra la costruzione di definizioni astratte, più frequenti negli scritti degli anni ’70, e la pratica di ricerca da cui quei concetti derivano e in cui trovano applicazione. Il sociologo francese ha costruito, infatti, un sistema di concetti interconnessi con cui descrive le componenti e i processi di riproduzione fon-damentali del mondo sociale e indirizza le (...)
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  49.  11
    Piangere e ridere per finta.Carola Barbero - 2015 - Rivista di Estetica 60:21-29.
    Il cosiddetto “paradosso della finzione” nasce dal tentativo di spiegare quale tipo di emozioni proviamo verso quegli oggetti che troviamo nei romanzi e nei film e che sappiamo perfettamente essere fittizi. Si tratta di un paradosso classico, tornato alla ribalta nel 1975 dopo la pubblicazione di un articolo di Colin Radford che partiva precisamente dall’interrogativo riguardante le lacrime che versiamo per ciò che non è reale (come un personaggio fittizio, appunto). Perché ci commuoviamo per il suicidio di Anna Karenina (...)
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  50. La prospettiva relazionale di Pierre Bourdieu (1). Nozioni introduttive.Luca Corchia - 2006 - The Lab's Quarterly 7 (3):1-12.
    Pierre Bourdieu si è misurato a lungo con la definizione del “quadro concettuale” della “teoria della società”, a partire dalla riflessione sul rapporto non chiarito fra la “teoria dell’azione” e la “teoria strutturalista”, ossia dalla questione preliminare di come le due principali strategie concettuali attraverso cui si sono orientate le scienze sociali si possano integrare in un “modello unitario”. La “prospettiva relazionale” indaga la genesi, lo sviluppo e la crisi tanto delle strutture sociali quanto delle rappresentazioni, dei comportamenti e dei (...)
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