Abstract
La teoria degli oggetti incompleti è, tra quelle che attengono all’ambito della Gegenstandtheorie di Meinongm una delle più caratteristiche e insieme una delle più impervie e problematiche. Questa concezione fa la sua comparsa in riferimento alla teoria dell’astrazione: il concetto è un oggetto rappresentato in modo astratto, che è in quanto dire non completamente determinato, in opposizione all’oggetto concreto, il quale è invece completo di tutte le determinazioni. Agli oggetti incompleti viene assegnato uno spazio al di fuori del reale, non sottoposto all’autorità del principio del terzo escluso. Per questa sua specificità esso definisce l’ambito del possibile. Ci si chiede, per un verso, quale statuto ontologico convenga a questi oggetti nella teoria meinonghiana, e, per l’altro, se il loro darsi sia criticamente sostenibile