Aim: To carry out an appropriate overview and inventory of the teaching of ethics within the European Union Schools of Medicine. Methods: A questionnaire was sent by email to 45 randomly selected medical schools from each of 23 countries in the European Union in February 2006. Results: 25 schools of medicine from 18 European countries were included (response rate = 56%). In 21 of 25 medical schools, there was at least one ethics module. In 11 of 25 medical schools, the (...) teaching of ethics was transversal. Only one of the responding schools did not teach ethics. The mean time invested in ethics teaching was 44 h during the overall curriculum. Conclusions: Ethics now has an established place within the medical curriculum throughout the European Union. However, there is a notable disparity in programme characteristics among schools of medicine. (shrink)

Sharīf Kāshānī, Ḥabīb Allāh, -1921 or 1922 ; Persian poetry- 20th century ; Sufi poetry, Persian- 20th century.

This book attempts to gain a new insight into the world of Philosophy.

Dr. Mashbad Al-Allaf presents and interprets the ideas and philosophy of the major figures of Islamic philosophy.

Averroës, 1126-1198; Islamic philosophy.

Islamic civilization; civilization, Arab; Western influences.

The relevance of the research. The various approaches are analyzed on the essence of nostalgia, ranging from psychological understanding of this phenomenon as emigrant`s neurosis and mental illness to a more profound comprehension of it as a cultural and philosophical “universalia” that concerns complicated mechanisms of historical memory, identity, time and eternity. Analysis of research and publications. Among contemporary researchers investigating the ethical, religious and cultural-historical dimensions of nostalgia, there should be mentioned S. Boim, F. Davis, S. Merzlyakov, V. Nurkov, (...) Y. Davydov, E. Loftus, O. Fedkov, M. Rewakowicz, M. Shkandrij, M. Boichenko, O. Yakovleva, V. Liakh, E. Novikov and many others researchers. The purpose of the paper is to examine the ethical and religious dimensions of nostalgia, to figure out the connection of nostalgia with the problems of memory, time and eternity. Presentation of the main research material. The article deals with the cultural phenomenon of nostalgia, its religious, ethical and general philosophical aspects. It is shown that nostalgia is based on memory value selectivity, due to which a moral tradition, social and individual identity, and the continuity of generations are established. Modern man rebels against the actual state of being as untrue and non-authentic. He feels nostalgia for the past as something right and proper. A person not only mythologizes, but also seeks to resurrect the past in a symbolic way. In this almost religious faith in the resurrection of what is gone there is an existential certainty for the final cancellation of time and triumph of eternity, within which everything is preserved and nothing is forgotten. Nostalgic lust for the past is inherent to humanity throughout its history and is especially actualized in the culture of postmodernism. Conclusion. Nostalgia is a kind of personal and social myth creation, the construction of the historical identity. It reconstructs the past, which appears not only valuable and significant for the present, but also proper. Nostalgia is a moral phenomenon based on a morally healthy memory, capable of forgiveness, reconciliation and love for one's own destiny. The attention is stressed on metaphysical, political and aesthetic forms of nostalgia that oppose destructive force of nihilism. (shrink)

È possibile rendere compiutamente conto di ciò che gli artefatti e le tecnologie fanno, senza per questo sminuire il ruolo dell’agentività umana, ossia la capacità dell’essere umano di essere all’origine dell’azione e del senso?Per quanto determinismo tecnologico e sociocostruzionismo siano ormai approcci sufficientemente integrati, sembra quasi impossibile poter riconoscere l’uno senza pagare nulla di più che un piccolo contributo all’altro.Gli autori sottolineano quanto questa cesura che apparentemente riguarda un fenomeno circoscritto e settoriale come il ruolo degli artefatti nella costruzione del (...) mondo sociale, rispecchia in qualche modo l’antica distinzione proposta da Dilthey tra scienze della natura e scienze dello spirito. Il fatto é che tale divisione del lavoro scientifico sembra il risultato più che il punto di partenza di un lavoro deliberato di purificazione dei due domini . Per quanto utile da un punto di vista epistemologico, essa corre costantemente il rischio di proclamare a priori l’incapacità di alcune metodologie di indagare oggetti che si situerebbero al di là della loro giurisdizione . Inoltre, gli autori ritengono che questa distinzione sia alquanto problematica quando si tratta di questioni ontologiche. In linea con il pensiero di filosofi come Whithead , Delueze e Guatatri e Tarde , sostengono che tanto l’approccio sociocostruzionista quanto l’approccio tecno-determinista soffrano di un simile riduzionismo ontologico: ridurre l’oggetto di indagine a quanto la prospettiva inscritta in ciascuna metodologia consente di vedere e di analizzare.Prendendo le distanze da tale riduzionismo, questo articolo intende dimostrare che la materialità, la tecnologia e persino la natura intrudono costantemente nel mondo del significato, della comunicazione, del discorso. Allo stesso tempo, cultura e significato conferiscono senso e persino forma al mondo naturale . A fronte della propensione diffusa a pensare l’interazione come qualcosa che riguarda soltanto gli essere umani, gli autori mostrano che altre cose si autoconvocano costantemente nelle nostre conversazioni e che é legittimo ipotizzare che tali cose facciano «cose con le parole», per usare la famosa espressione che John Langshaw Austin coniò per indicare ciò che le persone fanno attraverso i loro atti linguistici.Attraverso un esempio tratto dalle osservazioni sul campo in un presidio medico d’urgenza operato da Medici senza Frontiere, gli autori mostrano che il sottolineare quanto e come le cose siano partecipanti attivi in una conversazione non significa evacuare il contributo umano all’attività di parola. Se le cose fanno cose con le parole é perché portano prospettivamente le persone a dire quel che dicono e, retrospettivamente, a far dire loro quel che hanno detto. Piuttosto che postulare che i soli partecipanti umani siano all’origine di quanto vien detto durante una conversazione, diventa possibile ritracciare altre origini o elementi che influenzano e condizionano ciò che le persone fanno mentre parlano tra loro.Il fatto che gli oggetti siano spesso trasformati dalla loro stessa incursione sulla scena interattiva viene vista come una prova della « realtà » del loro contributo alla conversazione. Utilizzando la metafora del ventriloquismo, gli autori mostrano che se i partecipanti umani fanno sì che le cose facciano cose con le parole, ciò é anche dovuto al fatto che le cose stesse fanno far loro cose con le parole, in quella sorta di oscillazione ventriloqua già sottolineata da David Goldbaltt . Individuare le tracce sia dell’agentività umana sia dell’agentività tecnologica, porta a riconoscere il grado di passività o passione inerente a qualunque attività o azione. Tale riconoscimento é cruciale dal momento che tale passività fa parte dei modi con cui le persone rendono razionale/giustificabile/legittimabile/ sanzionabile ciò che esse fanno e dicono nel corso di una interazione.Invece di ridurre l’interazione ad un fenomeno che riguarda esseri umani tra loro, appare più costruttivo riconoscere tutte le figure che popolano la scena interattiva, siano esse tecnologie, regolamenti, principi, emozioni o artefatti. La proposta avanzata dagli autori può dunque essere vista come un tentativo di riabilitare metaforicamente l’analisi del parlare prendendo seriamente in considerazione ciò che le figure letteralmente hanno da dire su come noi, gli umani, comunichiamo e lavoriamo.Se poiesis significa fabbricazione, allora forse poesia può diventare un modo innovativo di comprendere come funzionano le tecnologie e come noi interagiamo con esse.While we tend to think of interaction as involving human beings only, this paper proposes to show that other things – technologies, in particular – are continuously inviting themselves in our conversations and that these things can even be said to “do things with words.” Using the metaphor of ventriloquism, we show that if human participants make things do things with words, it is also because things animate them, a form of ventriloqual vacillation or oscillation already noticed by David Goldblatt . Acknowledging both human and technological agencies therefore leads us to recognize the degree of passivity or passion that is inherent in any activity or action, a recognition that is especially important given that its marks the accountable / reasonable / intelligible / justifiable / sanctionable character of what people do and say in interaction. (shrink)

The relevance of the chosen direction of research is determined by the need to improve the higher education system in accordance with the requirements of postmodernism. Based on the results of research by domestic and foreign scientists, the features of distance education, its advantages and disadvantages are established, which are taken into account in further scientific research. Required solutions in order to ensure high-quality distance education for music students, as well as identified topical issues: creation of an organizational model of (...) distance learning; selection of appropriate means and tools, taking into account the peculiarities of professional training of music students, as well as substantiation of the system of methodological support of distance learning in accordance with the cycle of disciplines and the purpose of the educational program. It was noted that distance education makes it possible to introduce innovative technologies into the process of professional training of musicians, to build an individual educational trajectory, taking into account the needs of students. (shrink)

Il presente contributo si propone di svolgere alcune riflessioni intorno alla formazione del processo di attaccamento madre-bambino. In particolare, l’autore prende in considerazione gli studi condotti da Bowlby, che ha inteso spiegare la formazione del legame d’attaccamento come comportamento sociale del bambino verso la persona che si prende cura di lui e non soltanto come comportamento derivato dalla soddisfazione di bisogni prevalentemente fisiologici. Parole chiave: psicologia, attaccamento madre-bambino, maternità.

Contributions in the concept of the divine; influence; Islamic philosophy.

La discusión sobre el psicologismo lógico, que parecía ya superada desde Frege-Husserl, ha vuelto a posicionarse hoy en la filosofía de la lógica. Se examina, en primer lugar, la idea según la cual lo que hoy se entiende por lógica respondería en lo esencial a las tesis defendidas por el anti-psicologismo. En segundo término, se plantea que algunos enfoques actuales en ciencia cognitiva, como el de la facultad cognitiva proto-lógica de R.Hanna, y el de los dominios cognitivos, de Stennings y (...) van Lambalgen, permiten apoyar la idea de que la naturaleza de la lógica va más allá de los atributos antipsicologistas. (shrink)

L'A. intende negare che l'opera conosciuta nella tradizione islamica, nel medioevo e nel Rinascimento come De intellectu sia attribuibile, come comunemente viene ritenuto, ad Alessandro di Afrodisia. Attraverso l'esame di un passaggio sull'analogia fra la luce e l'Uno, l'A. dimostra l'influenza plotiniana e alessandrina del testo, che risalirebbe alla tarda tradizione neoplatonica dei commentari ad Aristotele.