Questa monografia è uno studio tematico dedicato alla trasmissione e alla ricezione del filosofo presocratico Eraclito di Efeso da parte di Filone di Alessandria, il maggior rappresentante del giudaismo ellenistico. I testi esegetici, filosofici e storico-apologetici di Filone con riferimento allo scritto e alla dottrina eraclitea sono analizzati in modo dettagliato ed esaustivo, prima di essere confrontati con quelli di fonti anteriori e posteriori da un lato, con quelli degli altri filosofi Presocratici dall'altro. Le testimonianze di Filone sono quindi (...) utilizzate per cogliere in modo più preciso il significato originario del discorso filosofico di Eraclito, rispetto alle diverse tradizioni interpretative che si succedono e si intrecciano nel corso della storia della filosofia antica. (shrink)

This paper suggests a new proposal of translation and interpretation of Heraclitus’ fragment 41 D.-K. , with reference to his conception of σοφία, which is aimed to an explanation of everything.

This paper suggests a new proposal of translation and interpretation of Heraclitus’ fragment 41 D.-K., with reference to his conception of σοφία, which is aimed to an explanation of everything.

Critical notice of Roberto Polito, The Sceptical Road: Aenesidemus’ Appropriation of Heraclitus, Brill, Leiden and Boston, 2004; Brigitte Pérez-Jean, Dogmatisme et scepticisme: L’héraclitisme d’Énésidème, Presses Universitaires du Septentrion, Villeneuve d’Ascq, 2005.

Texts and testimonies of the Greek sophists, along with extensive commentary.

Come pensavano il tempo i Greci di eta arcaica, prima che Platone ed Aristotele ne formulassero una definizione? Nei miti, il tempo della natura, ciclico e rassicurante, non era messo a confronto con quello umano, imprevedibile anche se inesorabilmente determinato. Il ritmo scandito dal sole non era sovrapponibile a quelle della vita umana, l'avvicendarsi delle stagioni non misurava la durata della stirpe. Solo in eta sapienziale (VII-V secolo a.C.) si comincio a pensare il tempo in modo onnicomprensivo e si avverti (...) l'esigenza di misurarne il flusso. In quell'epoca, Eraclito tratteggio una concezione del tempo assolutamente innovativa, capace di ribaltare le visione del mondo trasmessa dai miti. Penso al tempo delle stagioni in analogia con quello interiore e vide nell'inesauribile creativita dell'anima umana lo specchio dell'infinita potenzialita della natura. La concezione offerta da Eraclito, avversata dai filosofi di eta classica e misconosciuta dalla scienza, trasmette ancora oggi, a chi legge con attenzione i frammenti rimasti della sua opera, un fiducioso messaggio di speranza nella capacita umana di vivere creativamente il tempo. (shrink)

Lo scritto costituisce un primo saggio preparatorio (redatto in forma di dialogo a quattro voci) di un volume consacrato al pensiero di Eraclito. In esso, si indaga il senso greco iniziale della parola "logos", quale dizione fondamentale della grecità.

L'antitesi di Talete. Anassimandro e l'infinito come simultaneità. L'aria di Anassimene come mediazione. Il principio d'Eraclito come equilibrio. Il fuoco eracliteo come divenire. Il fuoco eracliteo come armonia.

Heraclitus was not a Hegelian logician. Rather he considered the lógos as a cyclical law of the Sky, which is ordered in three concentric circles of increasing size. Every circle has its own cycle: night/day, winter/summer, poverty/satiety.

Heraclitus and Parmenides, far from being polar opposites, convey the same message: all is one, objects and entities are man made distinctions. Only God knows the whole truth, says Heraclitus, and the most learned man can only guess. For Parmenides the knowledge of being identifies with being itself, and things that mortals posit are only names given by men. Zeno apparent paradoxes give us an insight about the topics discussed in Parmenides entourage, but it was Melisso’s absurd version of Eleatism (...) that posterity regarded as the central tenet of the school. (shrink)

Some thoughts on the text of a fragment of Heraclitus preserved by Diogenes Laertius IX 7. The editor of Diogenes’ Lives must follow BP manuscripts and write φυχης πείρατα †*ου† ούκ άυ έζεύροιο κτλ.

Some thoughts on the text of a fragment of Heraclitus preserved by Diogenes Laertius IX 7. The editor of Diogenes’ Lives must follow BP manuscripts and write φυχης πείρατα †*ου† ούκ άυ έζεύροιο κτλ.