Abstract

Il saggio è dedicato al problema dell'omonimia del bene nei commenti all'Etica di Alberto Magno, Tommaso d'Aquino e nei cosiddetti commenti «averroisti». Dopo aver circoscritto il problema, mettendo in rilievo la critica aristotelica all'idea di Bene platonica, l'A. procede poi all'analisi della ricezione di tale nucleo concettuale nei due scritti albertini, in Ethica I, lect. V-VI e in Ethica I, tract. V, capp.11-18. L'A. dà conto della complessa rielaborazione della critica aristotelica a Platone formulata da Alberto nel suo primo commento, che lo conduce ad attribuire al più celebre allievo di Socrate una teoria ibrida, in cui si fondono elementi del commento all'Etica di Eustrazio ed elementi avicenniani; nel secondo abbandona questa posizione per riavvicinarsi ad Aristotele. Tommaso è in linea con una più genuina ripresa della filosofia aristotelica, anche se siamo ben lontani da un aristotelismo schietto: la trattazione del tema dell'omonimia del bene, della partecipazione e delle idee divine vede il mescolarsi di accenti platonici e peripatetici. L'ultima sezione, dedicata ai commenti «averroisti», alla luce di un'analisi sottile dei testi, conferma il giudizio già formulato da R.-A. Gauthier, che vedeva una stretta dipendenza di questi dal commento di Tommaso d'Aquino e da Alberto Magno. In appendice si dà l'edizione dei seguenti testi: Egidio di Orléans, Questiones supra decem libros Ethicorum, q. 18 ; Supplemento al commento di Egidio di Orléans, q. 3 ; Anonimo, Questiones in Ethicam, q.19 ; Anonimo, Questiones in Ethicam, q. 16 ; «Commento del Vaticano» all'Etica Nicomachea, q. 20 ; Anonimo di Iacopo da Padova, Questiones in Ethicam, q. 19 ; Anonimo di Iacopo da Padova, Questiones in Ethicam - secondo supplemento, qq. 7-13.