Il Discobolo e la Brillo Box

Rivista di Estetica 61:77-84 (2016)
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Abstract

L'idea che le avanguardie e il classicismo si pongano rispettivamente agli antipodi della storia dell’arte è un’opinione comunemente accettata. Tuttavia, ad una analisi più approfondita, essa risulta inconsistente e superficiale. Le caratteristiche fondamentali dell'opera artistica contemporanea sono normalmente riconosciute nel “dogma della indifferenza estetica” - ossia nella decisione di abbandonare il canone della bellezza ideale – e nella centralità del concetto a scapito della perfezione formale e tecnica. Eppure, queste categorie si rivelano familiari anche al mondo classico, per nulla estraneo all’interesse verso il brutto e il grottesco, e all’arte antica, radicalmente concettuale (si pensi alle piramidi o a Stonehenge). Se da un lato il classicismo si avvicina quindi al moderno, dall'altro il moderno, nella sua serialità sacrale, nella sua trasfigurazione dell'oggetto comune in oggetto artistico e nella sua consacrazione del Museo, si accosta a un classicismo di cui pare impossibile liberarsi fino in fondo.

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Maurizio Ferraris
Università degli Studi di Torino

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