Rousseau critico della proprietà moderna: il Discorso sull'origine della disuguaglianza
Abstract
Nel Discorso sull’origine della disuguaglianza ci sono due direttrici di pensiero apparentemente opposte, eppure curiosamente convergenti: da una parte, un ordine di idee e dei parametri valutativi ereditati - più o meno consapevolmente - dalla riflessione teologica patristica e forse dalla canonistica più antica, che Rousseau sicuramente conosceva; dall’altra, un’indagine piuttosto acuta del presente e delle sue trasformazioni. Da un lato una tradizione che vedeva nella proprietà una conseguenza del peccato originale, e nel lavoro una condanna divina; dall’altro il sorgere della società moderna, le enclosures, lo sradicamento delle comunità rurali, l’affermarsi di un nuovo ordine giuridico e la creazione coatta di un mercato del lavoro. Se interpretiamo il secondo Discorso rousseauiano non come una ricostruzione della «origine della società e delle leggi» tout court, ma come analisi critica della nascita della società e delle leggi moderne, il quadro si complica e si arricchisce di nuove e interessanti sfumature