Abstract
La diffusione, la presenza, la lettura di Francis Bacon negli ambienti libertini francesi della prima metà del secolo XVII è molto più ampia di quanto non sia stato finora sottolineato: in particolare, negli ambienti libertini, oltre al Novum Organum e al De augmentis scientiarum, venivano letti e ricercati i Saggi e capitoli non secondari del De sapientia veterum e della Historia vita et mortis. La Mothe La Vayer, i fratelli Dupuy, Gassend, tra gli altri, ma anche Mersenne, Descartes, Pascal conoscono e usano gli scritti del Lord Cancelliere, come dimostra la loro circolazione sia pubblica che clandestina. La critica al principio di autorità, al consensum gentium, l’importanza della storia, la riapproprazione della filosofia antica di tradizione atomistica, spesso usata in funzione antiaristotelica, l’uso delle favole antiche come ratio docendi, l’uso costante e maturo di Machiavelli e soprattutto la critica incessante alla superstizione sono tutti temi che spiegano non solo la diffusione del filosofo inglese in Franciam ma anche le molteplici e precoci traduzioni in francese delle sue opere