Paul Alsberg, Das Menschheitsrätsel: critica all'antropologia della carenza e Körperausschaltung (2008)
FrancoAngeli (2008)
Abstract
In questo contributo del 2008 si dimostra, attraverso un confronto con le posizioni di Max Scheler, che Alsberg con il disimpegno corporeo (Körperausschaltung) non mira a esonerare l’organismo (nel senso della Entlastung di Gehlen). Per Alsberg l’evoluzione sociale avviene attraverso utensili, ma l’utensile non si limita a essere un’appendice del corpo, bensì rappresenta una logica estranea a quella del corpo. La Körperausschaltung è il killer del corpo. L’errore di Spencer è quello di non comprendere che un’evoluzione basata su utensili non è semplicemente “sovra-organica”, ma piuttosto “extraorganica”. Extra-organico per Alsberg significa che l’utensile è al di fuori della logica del corpo. Ed è proprio l’autonomia dell’utensile dalla biologia a permettere di risolvere il paradosso della duplicità costitutiva dell’uomo: l’essere il motore di un’evoluzione extra-organica che produce contemporaneamente involuzione organica. Il “disimpegno organico” che libera l’uomo dal bisogno è possibile solo perché il problema dell’adattamento e dell’evoluzione viene spostato sul piano extra-organico: tale spostamento è ciò che contraddistingue l’uomo da tutti gli altri esseri viventi, quindi il principio costitutivo dell’esser umano. L' Ausschaltung, come disattivazione del corpo (dal verbo tedesco auschalten, nel senso di spegnere, ad es. una macchina, la luce ecc.) diventa pertanto il principio ultimo per comprendere l'umano nella sua interezza e non solo l'uomo della modernità (l'homo faber). L'eccezionale testo di Alsberg rimarrà praticamente sconosciuto, tuttavia con eccezioni di rilievo: già negli anni '20 ha un impatto decisivo su Max Scheler e sul progetto di fondazione dell'antropologia filosofica. Successivamente, ma con esiti opposti, su Gehlen. Il concetto di Körperausschaltung viene ripreso anche da Dieter Claessens, da Hans Blumenberg e infine da Sloterdijk.Author's Profile
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