Egidio Romano nella cultura ebraica: le versioni di Yehudah b. Mosheh Romano
Abstract
L'artefice della diffusione dei trattati di Egidio Romano in ambiente ebraico fu Yehudah Romano, quasi contemporaneo dell'autore latino ed egli stesso autore di molte opere in lingua ebraica che circolarono nei secc. XIV-XVI. I suoi testi furono parzialmente letti da Pico della Mirandola, per il quale Flavio Guglielmo Raimondo Mitridate tradusse in latino l'inizio del commento all'Opus creationis. Inoltre Yehudah tradusse dal latino alcune opere del corpus aristotelico, facendo ampio uso dei commenti egidiani, e alcune parti dei trattati di Alberto Magno, Tommaso, Angelo da Camerino e del De unitate intellectus di Gundisalvi. L'A. annota che per quanto riguarda alcune discipline, come ad esempio la logica e la retorica, la sola autorità accettata è Egidio. La fedeltà sintattica delle traduzioni di Yehudah fa sì che le sue versioni abbiano un valore quasi equivalente alla fonte primaria per l'ed. critica degli scritti egidiani