Opinions on Universals and Predication in Late Middle Ages: Sharpe’s and Paul of Venice’s Theories Compared
Abstract
Ockham, nel commento all'Isagoge, oltre che nella Summa logicae, aveva stabilito che il resoconto realista della relazione fra universali e individui era inconsistente grazie alla definizione standard di identità reale. L'A. prende in considerazione, confrontandole, le teorie di Giovanni Sharpe e Paolo Veneto, cui si devono i trattati più interessanti sugli universali del tardo medioevo. I trattati presi in esame sono la Quaestio de universalibus, la Summa philosophiae naturalis, la Lectura super librum Metaphysicorum Aristotelis di Paolo Veneto e la Quaestio super universalia di Giovanni Sharpe, facendo anche i dovuti confronti con il Tractatus de universalibus di Giovanni Wyclif. Sharpe sembra accettare sostanzialmente la dottrina di Tommaso. Al contrario Paolo di Venezia concilia con successo la posizione scotista con alcune tesi tomiste sull'individuazione. La differenza fondamentale fra i due non consiste tanto nelle cose che concepiscono, quanto nelle relazioni che stabiliscono fra le cose.