Représentations et noms divins selon Duns Scot
Abstract
L'A. analizza il carattere autonomo della significatio rispetto al concetto nel pensiero scotista dei nomi divini, problema collegato al rapporto fra livello di significatio e modo di conoscenza, e quindi fra metafisica e teologia, innovativo rispetto all'impostazione tradizionale, con riprese e differenze rispetto alla semantica di Enrico di Gand e di Ruggero Bacone. Si illustrano i quattro livelli o gradi di perfezione della significatio nella impostazione e utilizzazione di un nome . L'A. sottolinea che per Scoto l'intellezione del segno porta alla conoscenza del segno stesso, non della cosa significata, poiché non è un'analisi, bensì un'esperienza che può generare la conoscenza. La teologia dei nomi divini viene così spogliata del carattere simbolico