La ricezione della teoria scotiana della volontà nell'ambiente teologico parigino
Abstract
L'A. presenta la teoria scotiana della volontà, specialmente in Lectura e Ordinatio, per poi esporre gli sviluppi che essa ha conosciuto nel primo quarto del XIV sec. a Parigi. Tra gli autori studiati, si segnalano particolarmente Alessandro di Alessandria , Ugo di Novocastro , Giacomo d'Ascoli , Durando di Saint Pourçain , Erveo di Nédellec , Giovanni di Monte Sant'Eligio e il maestro Ber., Giovanni di Bassoles , Guglielmo di Alnwick e Pietro Aureolo. Una conclusione sintetica delle posizioni precedentemente esposte permette di inquadrare più correttamente la dottrina di Pietro Aureolo , che nel 1316 giunge a Parigi con il commento alle Sentenze. Tre appendici riportano le edizioni dei seguenti testi: Ugo da Novocastro In Sent. I, d. 1, q. 3; Giovanni de Monte S. Eligii Utrum necesse sit voluntatem frui obiecto beatifico eo apprehenso sicut apprehenditur in patria, nel ms. Vat. lat. 1086, q. 146, f. 139ra-b; Magister Ber Utrum libertas possit stare cum necessitate et immutabilitate, Vat. lat. 1086, q. 355, ff. 232va-233rb