Abstract
In questa sede illustrerò l’esito dei primi sondaggi testuali inerenti al tema della rappresentazione dei giochi dei barbari nella letteratura latina.1 La ricerca, ancora allo stato embrionale, si iscrive nell’orizzonte degli studi sull’ékphrasis, intesa come strategia narrativa volta a costruire uno spettatore interno ed esterno al testo. Che cosa implica, per la significazione del testo, la rappresentazione di un processo visivo qual è appunto il “veder giocare”? Che cosa comporta, nello specifico, “veder giocare i barbari”?