Abstract
Il pensiero di Jonas, in particolare quello della sua seconda fase, dedicato alla filosofia della biologia, apre nel confronto filosofico con la scienza nuovi spazi di riflessione critica per la filosofia e per le scienze stesse. In tale incontro entrambe si arricchiscono, acquisendo maggior coscienza metodologica e ampliando le prospettive di osservazione dei fenomeni. Sorge, così, in modo rinnovato, la possibilità di nuove soluzioni interpretative, che, ponendosi al di là di desueti schieramenti ideologici, riescano a comprendere più in profondità la complessità della realtà epocale a cui ci troviamo di fronte e dunque aumentino la capacità di governarla.