Abstract
Recentemente Cellucci (2008) ha argomentato che la riflessione filosofica, per essere feconda, deve essere tra le altre cose un’indagine sul mondo che mira in primo luogo alla conoscenza. In questa indagine la filosofia è contigua alla scienza, entrambe non devono avere alcuna restrizione nei loro campi di applicazione, entrambe utilizzano sostanzialmente gli stessi metodi. Inoltre, e in ciò si misurerebbe il maggior valore della filosofia, questa batte vie ancora inesplorate dando origine, eventualmente, a nuove scienze.La scienza cognitiva, lo sfondo teorico adottato in queste pagine per affrontare la dimensione comunicativa, è un approccio interdisciplinare che mette insieme diversi campi di ricerca per analizzare la mente e i processi cognitivi, ed è nata da antiche intuizioni filosofiche, sostanzialmente dall'incontro di diverse tradizioni filosofiche con alcuni sviluppi della logica e dell’informatica. È dunque il prodotto di una riflessione filosofica feconda. Nel cap. 1 sono stati presentati i principali modelli della comunicazione del Novecento, e sono stati da ultimo toccati alcuni contributi classici che si situano nel solco degli studi della scienza cognitiva. In questo capitolo si illustreranno gli elementi che compongono questo specifico approccio, e si cercherà di isolare alcune questioni di fondo che attualmente animano il dibattito sul rapporto tra mente, linguaggio e comunicazione.