Alcune considerazioni sulla «gnoseologia messianica» di Franz Rosenzweig
Teoria 28 (1):77-90 (
2008)
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Abstract
Nella versione della parabola dei tre anelli fornita da Gotthold Ephraim Lessing nel Nathan der Weise 1, com’è noto, alcune sue aggiunte «illuministe» provvedono di un finale l’apologo medievale, che nel Decameron si limitava a suggerire una illuminante prospettiva, lasciandone implicite le conseguenze. Siccome l’anello autentico ha il potere di rendere «grato a Dio e agli uomini chiunque lo porti con fiducia» 2 – e perciò, sia detto di passaggio, l’astio reciproco dei tre fratelli [i monoteismi] induce Lessing a dubitare che qualcuno di loro lo possegga – il sagace consiglio del giudice a cui, nel racconto, i contendenti si sono rivolti per dirimere la questione è di attendere che il futuro fornisca la prova indubitabile