Abstract
Il saggio propone un confronto tra l’ultima filosofia di Walter Benjamin e l’opera di Anselm Kiefer. Sullo sfondo della questione del rapporto tra passato, memoria e identità, che in entrambi assume una forma drammatica, tale confronto riguarda in particolare l’opera di Kiefer, Der Engel der Geschichte. Mohn und Gedächtnis (L’Angelo della storia: papavero e memoria; piombo, vetro, fili metallici e papaveri, 1989, The Israel Museum, Jerusalem) e l’Angelus Novus di PaulKlee, al centro delle Tesi sul concetto di storia, vero e proprio testamento filosofico di Benjamin. Il confronto tra l’arte di Kiefer e la filosofia di Benjamin si sviluppa sul filo del contrappunto anziché della consonanza. Il tentativo è quello di mostrare come opera d’arte e testo filosofico possono dialogare, in quanto espressione di posizioni e linguaggi differenti e autonomi. Il terreno problematico comune, nel nostro caso, è quello offerto dalle catastrofi della memoria e dall’amnesia del presente.