Bari,: G. Laterza (
1945)
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Abstract
In 'Etica e politica,' la cui prima edizione è del 1931, Croce raccolse quattro suoi lavori già apparsi a stampa; Frammenti di etica, Elementi di politica, Aspetti morali della vita politica e Contributo alla critica di me stesso, pubblicato in edizione privata nel 1918. Tutti questi scritti - salvo il Contributo, che è un caso a sé - risalgono dunque al periodo successivo alla prima guerra mondiale, quando il pensiero di Croce sull’etica e sulla politica, anche sotto lo stimolo del fascismo, fu oggetto di una profonda riflessione. Croce non rinnegava in nulla la sua concezione, profondamente laica e moderna, della politica come attività legata alla vita 'economica' dello Spirito, ossia al perseguimento di fini e di interessi particolari; ma ne accentuava il rapporto con l’etica, concepita come risolutiva ispiratrice di una tensione che sottrae la politica al rischio di esaurirsi in se stessa, di rimanere chiusa in una sfera autonoma e isolata. Perciò Croce avversava le 'false unificazioni' come le 'illegittime separazioni' dell’etica e della politica, l’ottuso moralismo come lo spregiudicato machiavellismo. In questa prospettiva egli esaminava i grandi temi dell’esperienza morale e della vita politica. E alla chiarificazione di tali temi si accompagnava quella di problemi storici altrettanto fondamentali; il mutamento di ideali politici in Europa dopo il 1870, la libertà degli antichi e quella dei moderni, il concetto di borghesia. Per queste ragioni, al di là del suo valore di documento, Etica e politica resta un’opera che getta una luce di impressionante chiarezza su questioni dove la confusione da sempre tende a regnare. Ma al tempo stesso si offre come il singolare diario di un grande spirito - anche là dove le pagine si presentano con l’aspetto classico della trattazione organica di un punto di dottrina.