Abstract
A distanza di tredici anni dalla pubblicazione del primo, e più corposo, volume dei Theologica di Michele Psello, curato da Paul Gautier, vede ora la luce il secondo e ultimo volume degli opuscoli teologici del grande poligrafo bizantino, ad arricchire ulteriormente la ormai lunga serie delle edizioni pselliane comparse nella Bibliotheca Teubneriana. Il vol. si apre con una Praefatio essenziale (pp. VII–XVIII), incentrata sulla tradizione manoscritta dei singoli opuscoli, nella quale vengono rapidamente elencati tutti i codici dai quali ogni trattatello ci è stato trasmesso e le (eventuali) precedenti edizioni. Dopo il Conspectus editionum (limitato agli scritti pubblicati nel II vol.) e il consueto elenco dei Sigla (pp. XIX–XXI) segue il testo dei quarantacinque opuscoli (pp. 1–153), ventitré dei quali fino ad oggi inediti. Tali opuscoli risultano di dimensioni assai variabili: si va da veri e propri saggi lunghi fino a venticinque pagine a stampa (op. 3) a semplici schede di una manciata di righi (op. 22). In essi Psello prende prevalentemente in esame loci delle Sacre Scritture; talora discute invece passi problematici del prediletto Gregorio Nazianzeno, oppure affronta questioni puntuali, come l'eresia di Eunomio (op. 14) o l'aspetto degli angeli (op. 38). Come accade anche per scritti di Psello di altro genere (si pensi, ad es., agli opuscoli retorici e filosofici), anche questi trattatelli teologici si configurano non di rado come centoni di passi mutuati da opere altrui e sapientemente assemblati da Psello: si vedano, ad es., op. 14, nel quale vengono combinati loci tratti dall'Adversus Eunomium di Basilio di Cesarea e dall'omonima opera di Gregorio di Nissa, oppure op. 10, largamente debitore delle Quaestiones in Leviticum di Teodoreto di Cirro. Il vol. si chiude con l'elenco degli Initia (pp. 154–155) e tre indici (pp. 155–176): Index auctorum, Index nominum e Index verborum (propriamente, un delectus verborum).