La flessibilità dell’organizzazione biologica. Strutture e funzioni alla luce di un modello gerarchico e pluralista dell’omologia

Rivista di Estetica 62:56-68 (2016)
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Abstract

Ciò che si intende mettere in evidenza nel presente saggio è come l’assunzione di un paradigma gerarchico dell’organizzazione biologica consentirebbe di fornire una nuova formulazione del concetto di omologia e conseguentemente dell’unità dell’evoluzione. Si vedrà, infatti, come i concetti di omologia, analogia, omoplasia, convergenza e parallelismo possano essere considerati al di fuori delle opposizioni omologia vs. analogia, omogenia vs. omoplasia, parallelismo vs. convergenza. Piuttosto tali concetti si riferiscono a piani e livelli biologici che sono diversi, ma in relazione l’uno con l’altro nel mondo complesso dell’evoluzione, poichè il mondo biologico è esso stesso gerarchico, ossia è organizzato in molteplici piani e livelli che coesistono senza annullarsi l’un l’altro. L’evoluzione dipende da vincoli strutturali così come dalla selezione naturale, ma anche da eventi contingenti ed imprevedibili che non sono inscritti nelle strutture e nei processi ontogenetici o nei processi di adattamento per selezione naturale anche se a questi correlati. Tale prospettiva gerarchica, che conduce a riconoscere molteplici livelli biologici, avrebbe il vantaggio epistemologico di allargare i confini del concetto di omologia e di renderlo mobile e flessibile. Questo, se, come vedremo, accade per l’omologia strutturale e quella di sviluppo, si verifica anche in relazione al comportamento. L’applicazione del concetto di omologia a vari livelli di organizzazione biologica ed il riconoscimento che l’omologia ad un livello non richiede o implica necessariamente l’omologia ad altri livelli, è estendibile anche al comportamento ed alle strutture che a questo sottostanno. Ciò che intendiamo mettere in evidenza è come l’affermazione di un paradigma gerarchico dell’organizzazione biologica non soltanto consente di rimodulare il piano dell’omologia e, dunque, dell’unità nell’evoluzione, ma in relazione a questo anche il piano di tutto ciò che è non omologo.

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