Abstract

A partire dalla definizione del moderno proposta da Michel Foucault , l’articolo analizza la presenza del tema del limite e dell’illimitato nella seconda parte della Democrazia in America. Il problema è ricostruito facendo riferimento da un lato alla componente immaginaria della fenomenologia dell’uguaglianza, dall’altro ad alcuni aspetti dell’affettività democratica individuale e collettiva. L’autore rileva così la contiguità delle analisi tocquevilliane con le descrizioni cliniche del “delirio delle negazioni” e dell’ “immortalità melanconica” successivamente formulate da Jules Cotard.Adopting the definition of modernity given by Michel Foucault , this article is focused on the theme of limit and unlimited in the second part of Democracy in America. The problem is restored with reference, on one hand, to the imaginary side of the phenomenology of equality, on the other hand, to some aspects of the democratic affectivity, individual and collective. The author notice the contiguity of Tocqueville’s analysis with the clinic descriptions of “delirium of negations” and “melancholy immortality” afterwards formulated by Jules Cotard