Feuerbach e i socialisti
Abstract
I "veri socialisti" furono convinti che si potesse applicare l’umanesimo di Feuerbach alla vita sociale criticando l’alienazione economica e politica. In particolare Moses Hess media l’idea della realizzazione dell’essenza umana con quella baueriana di autoterminazione e giunge così a stringere in unità comunismo, ateismo e anarchia. Questo comunismo ‘anarchico’ si distingue per il superamento della politica in nome dell’autoorganizzazione della società e di un lavoro attraente. Per altri autori considerati nel socialismo possono trovare insieme soddisfazione l’idea dell’appartenenza come quella – stirneriana -dell’antagonismo del singolo. La critica marxiana sottolinea debolezze effettive del vero socialismo ma ne sottovaluta anche istanze irrenunciabili.The "true socialists" applied feuerbachian humanism to social life criticizing economical and political alienation. Moses Hess, in particular, combined the idea of a realization of the human essence with Bauer’s notion of Selbstbestimmung, so unifying communism, atheism and anarchy. This ‘anarchical’ communism is characterized by an overcoming of politics on behalf of the self-organization of society and of an attractive work. According to other true-socialist authors the idea of a common appartenence and Stirner’s view of the antagonism of the single can be simultaneously satisfied. The marxian critique captures some actual weaknesses of true socialism but undervalues some of his fundamental claims