La 'civilisation mondiale' come destino. Una lettura di 'Race et histoire' di Claude Lévi-Strauss
Abstract
Il relativismo di Lévi-Strauss si fonda sul riconoscimento del fatto della diversità umana. Concepire le culture che compongono la diversità umana come tappe all’interno di un movimento orientato verso un fine unico, significherebbe cancellare questa pluralità assegnando ai valori di una specifica cultura – quella che decide della significatività del fine – il ruolo di chiave di ogni comprensione storica possibile. Lévi-Strauss pur criticando come etnocentrico ogni evoluzionismo cheintenda così la storia umana finisce per cedere alle sue lusinghe leggendo nell'espansione della civiltà industriale il destino della civilisation mondiale