Abstract
Nel 1589 Hercole Filogenio scrisse un discorso che intitolò _Dell’eccellenza della donna_, con l’intento di allinearsi “all’opinione di coloro che si sforzano scoprire l’errore di molti, quali tanto si affannano in avilire il feminil sesso” e dedicò il suo scritto a Flavia Peretti Orsina, donna distinta e dallo spirito inquieto, che con i suoi interessi contribuì allo sviluppo della società dell’epoca. Nel suo tentativo di preservare le donne dal biasimo manifestato dal maschilismo egemone e, allo stesso tempo, elogiare le loro virtù, Filogenio propone due conclusioni, l’analisi e l’approfondimento delle quali, per mezzo di un’argomentazione valida, costituiscono il nucleo testuale della sua opera. L’articolo presenta e analizza i ragionamenti che Filogenio sviluppa nella seconda parte del suo discorso sui quali intende imperniare la dimostrazione della seconda conclusione: che la Donna non è superiore né inferiore all’Uomo, ma simile e uguale per nobiltà, eccellenza e perfezione.