Una dichiarazione universale?
Abstract
In questo lavoro analizzerò la concezione dei diritti umani a partire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948). I diritti umani, seguendo l’approccio del buon senso, sono naturalmente un elemento sacro per ogni individuo e una premessa necessaria per un’etica che punta alla completa realizzazione del soggetto. Analizzerò il concetto di diritto umano, di universalità, in riferimento alle credenze del soggetto e al contesto in cui il soggetto agisce. In particolare, prenderò in considerazione la posizione di J. Maritain, che ha trovato nella “prassi” il terreno comune per una definizione dei diritti umani. Prenderò in considerazione anche le critiche alla definizione del concetto di diritto umano e la Dichiarazione del Cairo, che si pone in evidente contrasto con la Dichiarazione del 1948. Infine, mi concentrerò sui diversi contesti delle dichiarazioni e sul tentativo della loro universalità. Il governo di una società è responsabile della convivenza dei cittadini e del rispetto e della protezione di ogni individuo. In questo senso l’etica di una società deve basarsi sulla dignità umana e sui diritti umani.