Chôra 15:415-444 (
2017)
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Abstract
Questo articolo argomenta in favore della tesi di una collaborazione tra sensi e ragione nella gnoseologia di Empedocle. Il primo difensore di questa tesi, Sesto Empirico, distingueva nel pensiero empedocleo due forme di ragione, una umana e l’altra divina. Viene sostenuta qui l’identificazione della ragione divina menzionata da Sesto con il dio protagonista del fr. 134DK, a cui il suo citatore, Ammonio, attribuisce il nome di Apollo. L’analisi proposta cerca di mostrare in particolare 1) che il dio menzionato nel fr. 134 e il sole della comologia empedoclea conosciuto grazie alla testimonianza di Aezio ; 2) che la costituzione fisica di questo dio solare, immagine luminosa proiettata sulla volta dell’etere, ne fa una figura velata della conoscenza, come relazione necessaria di esperienze sensibili e di contenuti intellettivi. La tradizione pitagorica che identificava il sole con Apollo troverebbe un prolungamento nella divinizzazione empedoclea della ragione.