Abstract
Il saggio propone un'ipotesi in controtendenza rispetto alla convinzione ormai diffusa che utopia e democrazia siano divenute, storicamente, antinomiche: nella modernitÀ utopia e democrazia sarebbero invece due forze e due impulsi indissociabili del movimento di emancipazione. Se, dunque, č ingiusto e sbagliato considerare la democrazia come essenzialmente borghese, č iniquo appiattire le molteplici forme e tradizioni utopiche sull'attribuzione di uno spirito e di un gesto totalitario all'utopia. Interrogando e ascoltando voci che in tempi e con intonazioni differenti ci parlano dell'una e dell'altra, si delinea piuttosto un'affinitÀ profonda tra utopia e democrazia, entrambe rapporti con l'irriducibilitÀ dell'elemento umano, entrambe figure del non-luogo che si misurano con l'enigma della storia.