Results for 'schermo'

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  1.  19
    Lo schermo, la tela, la finestra (e altre superfici quadrangolari normalmente verticali).Mauro Carbone - 2014 - Rivista di Estetica 55:21-34.
    Nonostante l’immagine della visione sia ancora largamente dominata dal paradigma della finestra, per quanto il cinema stesso si sia concepito a partire da tale figura, evocata per altro dal nome del sistema operativo informatico più diffuso nel mondo – Windows –, la mia ipotesi è che, nell’epoca presente, è piuttosto lo schermo ad essere diventato il dispositivo ottico di riferimento, discostandosi in maniera significativa dal modello della finestra. Per questo ritengo che comprendere in che modo pensiamo la nostra esperienza (...)
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  2.  8
    Lo schermo come quadrato dinamico e l’architettura di vetro.Antonio Somaini - 2014 - Rivista di Estetica 55:155-167.
    In una fase della teoria del cinema e dei media, come quella attuale, che appare segnata da un dibattito sempre più intenso sul significato e sulla portata di nozioni come quelle di medium e dispositivo, riprendere l’opera di autori come Dziga Vertov e Sergei M. Ejzenštejn, Siegfried Kracauer e Walter Benjamin, può risultare una via produttiva non solo nel tentativo di situare in una prospettiva storica il dibattito contemporaneo, ma anche di trovare nuove modi di pensare le nozioni citate di (...)
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  3.  10
    Lo schermo di scrittura.Bernard Stiegler - 2016 - Rivista di Estetica 63:121-129.
    L’articolo prende in considerazione il peso crescente che gli schermi dei nostri dispositivi di comunicazione di informazioni ed elaborazione di dati stanno acquisendo in quanto “schermi di scrittura”. Tali schermi costituiscono un pericolo per l’esperienza individuale e collettiva, in quanto ridisegnano profondamente i tempi e i ritmi delle attività umane, in primo luogo il lavoro, che diventa una forma di vita che non smette mai di accompagnare le nostre esistenze. Fedele all’idea derridiana di pharmakon, l’autore propone di interpretare dall’interno il (...)
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  4.  7
    Lo schermo, l'Alzheimer, lo zombie: tre metafore del XXI secolo.Stefano Tani - 2014 - Verona: Ombre corte.
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  5.  1
    Lo schermo del pensiero: cinema e filosofia.Umberto Curi - 2000 - Milano: Raffaello Cortina Editore.
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  6. Che cosa è uno schermo, oggi?Francesco Casetti - 2014 - Rivista di Estetica 55:103-121.
    Nella nostra vita quotidiana, abbiamo a che fare con un numero sempre crescente di schermi. Tutti i dispositivi e media a noi più famigliari – dal computer allo smartphone, dal tablet alle screen façades – sono caratterizzati da schermi. Una tale diffusione viene a modificare la natura stessa dello schermo. Quest’ultimo non è più una superficie su cui la realtà è rappresentata con rinnovata forza e chiarezza (includendo la realtà dei sogni), come lo era attraverso il film – lo (...)
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  7.  5
    Ma Google Glass è uno schermo?Pietro Montani - 2014 - Rivista di Estetica 55:169-182.
    All’intersezione di Realtà Aumentata e Wearable Technologies, un nuovo paradigma estetico sta emergendo ai nostri giorni. Questo mette in atto un nuovo trattamento tecnico della nostra sensibilità, in qualche modo antagonista rispetto alla Realtà Virtuale. Nel presente studio, mi propongo di affrontare questo nuovo paradigma in riferimento al dispositivo di Google Glass, e distinguere così due diverse tendenze del suo sviluppo. La prima tendenza, che chiamerò “cartesiana”, è caratterizzata da un processo di selezione e ottimizzazione della sensibilità; la seconda tendenza, (...)
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  8.  15
    Il bordo opaco. Pensare lo schermo, pensare la superficie.Anna Caterina Dalmasso - 2014 - Rivista di Estetica 55:53-70.
    Il riquadro dello schermo disegna una separazione, un taglio ontologico e semiotico tra lo spazio reale e la vista che è contenuta in tale apertura. Sebbene tale confine dell’immagine derivi dalla tradizione della rappresentazione pittorica, la superficie dello schermo ne accentua alcuni aspetti costituendosi come una struttura di sconfinamento, che viene dunque a mettere in discussione l’esistenza dei suoi propri limiti interni. A partire da alcuni riferimenti alla nozione di schermo presenti nell’opera di Merleau-Ponty, vorrei descrivere ed (...)
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  9.  14
    La parete speculare e lo schermo del Reale.Jacopo Bodini - 2014 - Rivista di Estetica 55:71-86.
    Qual è lo statuto libidico dello schermo? In che modo gli schermi coinvolgono le pulsioni dello spettatore, facendo appello alla sua percezione e ai suoi desideri? Nel suo Acinema, Lyotard risponde a tali questioni, affermando che lo schermo cinematografico articola due operazioni opposte. La prima, seguendo un modello rappresentativo, trasforma lo schermo in uno specchio ortopedico – come quello descritto da Jacques Lacan – così producendo il riconoscimento del soggetto nell’immagine proiettata sullo schermo e un conseguente (...)
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  10.  6
    Book Review: Lo Schermo Del Potere. Femminismo e Regime Della Visibilità [The Screen of Power. Feminism and Visuality in Contemporary Italy]. [REVIEW]Chiara Bonfiglioli - 2015 - Feminist Review 109 (1):e14-e16.
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  11. Tra il foglio vuoto e lo schermo. Type e token alla prova dell’arte post-mediale.Francesco Ragazzi - 2020 - In Giovanni Argan, Maria Redaelli & Timonina Alexandra (eds.), Taking and Denying. Challenging Canons in Arts and Philosophy. Edizioni Ca' Foscari. pp. 277-299.
    What kind of entities are works of art from an ontological point of view? This question has become canonical in the framework of analytic philosophy. One way of answering the puzzle seemed to be conclusive. It is the hypothesis that all, or the majority of artworks can be identified with types embedded into tokens. To begin with, I will survey how the type-token distinction transitioned from semiotics to ontology. Secondly, I will consider how some contemporary art forms contributed to questioning (...)
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  12.  3
    Cinema e filosofia: i grandi temi della filosofia "visti" sullo schermo.Angelo Mascherpa - 2022 - Milano, Italy: FrancoAngeli.
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  13.  3
    Book Review: Lo Schermo Del Potere. Femminismo e Regime Della Visibilità [The Screen of Power. Feminism and Visuality in Contemporary Italy]. [REVIEW]Chiara Bonfiglioli - 2015 - Feminist Review 109 (1):e14-e16.
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  14.  6
    Vision and Its Double.Caterina Di Fazio - 2017 - Chiasmi International 19:387-400.
    Far from being haphazard, Merleau-Ponty’s 1945 essay on cinema and 1953 notes on cinema for the lectures at the Collège de France are a precursor of a genuine phenomenology of cinema. Accordingly, in this paper I shall demonstrate that a phenomenology of movement and space tacitly appears in films, since cinema is the art of motion on screen and therefore the art of intersubjectivity par excellence. Moreover, I show that Merleau-Ponty’s ontological conception of the chiasm between the visible and the (...)
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  15.  1
    Il telefilm: una nuova, antica, forma di narrativa.Carlo Freccero - 2007 - Rivista di Estetica 36 (36):131-148.
    1 Alto e basso in televisione La recente scomparsa di Bergman e Antonioni ha riportato sugli schermi televisivi, per le celebrazioni di rito, alcuni capolavori cinematografici dei maestri. Cinematografici e non televisivi, perché sul piccolo schermo il cinema d’autore non gode di ampio seguito. Film famosi e universalmente riconosciuti come pietre miliari della storia del cinema finiscono per essere relegati nei palinsesti televisivi a ore improbabili della notte. Si dirà che si tratta di fil...
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  16.  37
    Esistono le convenzioni di Lewis?Francesco Guala - 2009 - Rivista di Estetica 41:141-159.
    Sei seduto di fronte allo schermo di un computer. Utilizzando il mouse, puoi scegliere fra due bottoni di colore (da sinistra a destra) Rosso e Blu. Nel frattempo altri due giocatori stanno affrontando la stessa decisione. Se sceglierete lo stesso colore, guadagnerete ciascuno dieci gettoni sperimentali, che saranno convertiti in denaro alla fine dell’esperimento. Purtroppo dovrete decidere simultaneamente, senza la possibilità di comunicare con gli altri membri del gruppo. Sai anche che ripe...
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  17.  5
    Come fare del cinematografo a Bologna? Pier Paolo Pasolini e il Cineguf tra memoria e storia.Tommaso Mozzati - 2023 - ACME: Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano 75 (2):253-271.
    L’articolo si propone di analizzare, alla luce di un esteso scandaglio documentario e di un accurato spoglio delle testate locali, i rapporti fra Pier Paolo Pasolini e il Cineguf bolognese, negli anni in cui lo scrittore fu studente del Liceo Galvani e poi fra gli iscritti alla Facoltà di Lettere, sotto alla guida di docenti come Carlo Calcaterra e Goffredo Coppola. Questa ricerca ha permesso non solo di approfondire la conoscenza della cultura spettatoriale del giovane Pasolini, ma ha anche consentito (...)
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  18. La figura della madre nei romanzi di Moravia e nelle trasposizioni cinematografiche. La madre autoritaria de La Noia tra Moravia e Damiano Damiani.Luca Corchia - 2015 - The Lab’s Quarterly 16 (4):37-67.
    Il breve saggio si propone di esaminare la centralità della figura materna nell’opera di un ingegnoso costruttore di storie della letteratura italiana del Novecento: Alberto Moravia. La scelta dell’Autore nasce dalla rilevanza della tematica nella sua opera, in cui peraltro è quasi sempre assente il punto di vista femminile delle “voci” delle donne. Ciò sembra paradossale e questa circostanza è di grande interesse critico. In particolare, a dispetto delle interpretazioni più canoniche, secondo cui Moravia – negli scritti realizzati tra il (...)
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  19.  28
    Le Corps Aux Limites de La Représentation (French).Takashi Kakuni - 2010 - Chiasmi International 12:203-215.
    The Body at the Limits of Representation. The Theory of the Body and Painting in Merleau-PontyIn Eye and Mind,” Merleau-Ponty quotes a phrase from Valéry: “the painter brings his body with him.” He interprets the corporeal experience of the artist, not only as the center of a perceptual orientation or kinesthesis, but also as the inspiration for poets and for painters. In this sense, one can place his theory of body not only within the problematic of the phenomenological constitution of (...)
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  20.  5
    Le Corps Aux Limites de La Représentation (French).Takashi Kakuni - 2010 - Chiasmi International 12:203-215.
    The Body at the Limits of Representation. The Theory of the Body and Painting in Merleau-PontyIn Eye and Mind,” Merleau-Ponty quotes a phrase from Valéry: “the painter brings his body with him.” He interprets the corporeal experience of the artist, not only as the center of a perceptual orientation or kinesthesis, but also as the inspiration for poets and for painters. In this sense, one can place his theory of body not only within the problematic of the phenomenological constitution of (...)
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  21.  25
    «All the World’s a Kaleidoscope». A Media Archaeological Perspective to the Incubation Era of Media Culture.Erkki Huhtamo - 2014 - Rivista di Estetica 55:139-153.
    This article discusses issues related to the origins of media culture by concentrating on the invention of the kaleidoscope, and the early debates it incited. The kaleidoscope was invented by the Scottish scientist David Brewster and first publicly announced in 1817. This article is the first published element of a broader research project that discusses the changing meanings attached to the kaleidoscope during the past two hundred years. The author approaches the topic from a media archaeological perspective. Beside the material (...)
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  22.  23
    Voyance, Precession and Screen in Merleau-Ponty’s Later Philosophy in Mauro Carbone’s The Flesh of Images. [REVIEW]Glen A. Mazis - 2017 - Chiasmi International 19:449-455.
    Mauro Carbone’s The Flesh of Imagesexplores the status of images as the precession of the invisible and the visible in Merleau-Ponty’s notion of “sensible ideas” ideas, but is at the same time a concise, original, and illuminating exploration of Merleau-Ponty’s sense of the flesh and his later philosophy, as well as speculating on an important historical shift in the sense of Being. Carbone articulates the flesh as the traversal, by Visibility, of the seer as Being, where the invisible is shown (...)
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  23.  8
    The Elusive Body: Abstract for a History of Screens.Dario Cecchi - 2014 - Rivista di Estetica 55:35-51.
    Through a direct reference to Louis Marin’s theory of the visual representation, in the article some filmic and non-filmic images (Biblical episodes, paintings, tapestry, movies and digital images) are analysed as they all display the character of a screen. The convergence between visual representations and screens is then generalized in order to show that, at least during Western Modernity, image vision often functioned as an absorption into a screen space, where the spectator was not only able to reorganize his optical (...)
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  24. Il Rilievo Della Visione Movimento, Profondità, Cinema Ne Le Monde Sensible et Le Monde De L’Expression.Anna Caterina Dalmasso - 2010 - Chiasmi International 12:83-110.
    Le relief de la vision. Mouvement, profondeur et cinéma dansLe monde sensible et le monde de l’expressionEst-il possible d’établir une connexion entre Le monde sensible et le monde de l’expression et la pensée du dernier Merleau-Ponty? De quelle manière une formulation germinale de la réflexion ontologique serait-elle présente dans le cours de 1953? Et quels sont les éléments de contact et de convergence qui permettent de retracer un tel lien?J’ai l’intention de proposer cette hypothèse à partir d’une considération du thème (...)
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  25.  13
    The Pentagon Of Screens. A Taxonomy Inspired By The Actor-Network Theory.Laurent Jullier - 2014 - Rivista di Estetica 55:123-138.
    The main purpose of this essay is to build a taxonomy of screens, inspired by Michel Callon’s and Bruno Latour’s Actor-Network Theory. Five fields are considered. Importing a model from the field of epistemology (1) screens will be seen as lenses; importing a model from the field of fictional narratives (2) screens will be seen as doors; importing a model from the field of art (3) screens will be seen as picture-hanging systems; importing a model from the field of reading (...)
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  26.  8
    Comprehending Screens: A Meditation in Medias Res.Vivian Sobchack - 2014 - Rivista di Estetica 55:87-101.
    This essay argues that the digitization and proliferation of contemporary screens has moved us from a “screen-scape” to an encompassing “screen-sphere” – a new topologically-bounded and systemically-organized domain that has not only radically changed our lifeworld but also our ontological and epistemological comportment in it. With reference to recent cartoons and other popular discourses as well as to Humberto Maturana and Francesco Varela’s description of, and distinction between, “autonomous” and “autopoietic systems,” the essay speculates on the organizational structure of this (...)
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