Le concept de modernité et des notions qui lui sont apparentées - sécularisation, laïcité, libéralisme, séparation de l'Église et de l'État, discours sur les droits et libertés - souffrent d'une imprécision définitionnelle à la source de nombreuses incompréhensions. La distinction entre deux paradigmes historiques de référence, soit une modernité américaine attachée à son héritage judéo-chrétien et une modernité française fermée à la transcendance et historiquement hostile à l'Église, offre une grille d'analyse susceptible de clarifier les débats transatlantiques et la posture (...) philosophique des uns et des autres. Ces deux modèles rivaux résultent de lectures fondatrices antagoniques des droits de l'homme et de la laïcité. Partisans des deux modernités s'opposent, souvent avec âpreté, dans l'ensemble des diverses cultures nationales de la Civilisation occidentale. Discréditée par les grands totalitarismes athées et les hécatombes du XXe siècle, la modernité comprise comme auto-nomie ne saura se relever qu'en se réconciliant avec ses sources originelles chrétiennes. Garant de la dignité de la personne humaine, l'imago Dei - l'anthropologie biblique - constitue le fondement ultime et le cadre interprétatif nécessaire aux droits fondamentaux de la personne. (shrink)

Fin dall’antichità esiste una tensione tra filosofia e letteratura, a cui David Hume ha dato voce dicendo che i poeti sono «mentitori per professione»: i testi letterari, in quanto opere di finzione che parlano di persone che non sono mai esistite e di eventi che non sono mai accaduti, non contengono proposizioni vere. Ciò implica, però, che essi sono privi di qualsiasi valore cognitivo. Questo articolo cerca di mostrare che tale atteggiamento anticognitivista si basa su una concezione errata del (...) progresso cognitivo, che lo riduce a un accumulo di dati. Quando apprendiamo da un testo letterario, invece, è perché esso ci offre nuove prospettive, approfondisce la nostra comprensione o ci invita a riflettere e ad arrivare a conclusioni nostre.There is an old tension between philosophy and literature that has been brought to the point by David Hume who stated that poets are «liars by profession». Literary texts, as works of fiction that talk about people who have never lived and events that have never taken place, do not contain true propositions and hence do not have any cognitive value. This article aims to show that the anticognitivistic argument is based on a false conception of cognitive progress, which reduces learning to the acquisition of information. We can learn from literary texts, however, because they offer new perspectives, deepen our understanding and invite us to reflect and arrive at our own conclusions. (shrink)

Il libro di C., che costituisce il quinto volume della nuova promettente collana diretta da E.V. Maltese, nella quale sono già apparsi importanti contributi ed altri sono annunciati, comprende l'edizione critica e il commento di una parte delle poesie anacreontiche giunte sino a noi nella ben nota raccolta tramandata, mutila, come dimostra l'indice antico dei ff. 1-7, dal codice Barb. gr. 310, e più precisamente i componimenti classicheggianti sopravvissuti nella prima parte del manoscritto, con l'esclusione delle anacreontiche di Sofronio di (...) Gerusalemme, tutte già ripubblicate in edizione critica nel 1957, e dell'anacreontica di Michele Sincello, riedita in anni recenti. Anche i poemetti dei cinque autori scelti da C. — Elia Sincello, Ignazio Diacono, Leone Magistro, Giovanni di Gaza e Giorgio Grammatico — sono stati, per la verità, già pubblicati (e taluni tradotti in italiano) una o più volte, e forse, almeno da un punto di vista utilitaristico, sarebbe valsa la pena di ripubblicare tutta la sezione di anacreontiche classicheggianti della Silloge. Tanto più che questa nuova edizione ha soprattutto il merito di consentire al lettore italiano, anche non bizantinista, una uniforme consultazione di testi complessi ed eterogenei, degli apparati, della traduzione a fronte, accompagnata da note di commento; sebbene l'indice generale del volume, poco dettagliato, e non preceduto da un indice dei nomi, non aiuti il lettore nell'individuazione immediata dei testi e degli argomenti. (shrink)

La metafora poetica: un andar a tentoni capace di conoscere empaticamente le cose trasportandole in un Altro senso.

Il saggio mette a confronto tre fra le traduzioni più importanti della Commedia curate da poeti americani negli anni 2000, prendendo in analisi le loro strategie e tecniche traduttive e i conseguenti risultati estetici. La base del confronto sono le intenzioni traduttive dichiarate dai poeti-traduttori, il modo in cui hanno cercato di porle in pratica, e l’interpretazione dei loro risultati alla luce della teoria dei translation studies recente. Le idee di Lawrence Venuti sulle «versioni dei poeti» e (...) su come leggere una traduzione, specialmente in un contesto di world literature, sono risultate particolarmente utili nel caso dei tentativi di questi poeti-traduttori di riscrivere un testo poetico autonomo, e di trasportare la complessità della poesia di Dante, potentemente padroneggiata, attraverso due tradizioni letterarie diverse. (shrink)

Artykuł omawia archiwum Kazimierza Sowińskiego przechowywane w Krakowie wraz ze spuścizną Oficyny Poetów i Malarzy z Londynu, zapisaną Uniwersytetowi Jagiellońskiemu przez Krystynę Bednarczyk. W 138 teczkach znajdują się dokumenty, które dzielą się na trzy grupy: 1. rezultaty prac nad edycją Vade-mecum Cypriana Norwida, pierwszym drukowanym wydaniem tego zbioru, przygotowanym przez Sowińskiego i wydrukowanym w Oficynie w 1953 r.; w archiwum pozostały cenne komentarze edytorskie, których Sowiński nie zdołał ukończyć na czas; 2. materiały związane z twórczością Tadeusza Sułkowskiego, z którym Sowiński (...) był związany wieloletnią przyjaźnią: listy, dokumenty z pobytu Sułkowskiego w obozie jenieckim Murnau podczas II wojny światowej, a także dokumentacja przygotowywanej edycji dzieł literackich Sułkowskiego; 3. teksty poetyckie Sowińskiego w kopiach zawierających liczne warianty, a także dokumenty powstałe w czasie jego dwudziestoletniej pracy w Radiu Wolna Europa, głównie teksty przygotowanych przezeń programów kulturalnych. Wszystkie trzy grupy dokumentów są interesującymi świadectwami pracy Kazimierza Sowińskiego jako poety, edytora i dziennikarza radiowego. (shrink)

Un circolo lucreziano -- Furor et voluptas -- Dio, anima, natura -- Virtú e fortuna -- Platonismo e repubblicanesimo -- Pietas et sapientia -- Poeti platonici -- De miseria hominis -- Misteri d'amore -- Del bello, o della grazia -- Immortalità e resurrezione -- Anima mundi -- Il mondo delle immagini -- Sui demoni -- Fatalia -- Medicina del corpo, medicina dell'anima -- Sul male -- Profezia -- Preghiera e sacrificio -- De Trinitate -- Lode al sole.