Egidio Romano e la dottrina aristotelica dell'infinito
Abstract
L'A. esamina la posizione di Egidio sulle due forme principali di infinito ammesse da Aristotele: l'infinito «per divisione» e l'infinito «per addizione». Nella prima parte affronta il problema della divisibilità all'infinito del continuo, nella seconda quello dell'aumento all'infinito dell'estensione corporea. Nella conclusione l'A. ribadisce che l'originalità egidiana nello studio dell'infinito sta nel tentativo di dedurre la nozione fisica e quantitativa di questo concetto da un modello metafisico, mentre il suo punto debole è l'incapacità di costruire una nozione positiva di infinito a partire da una concezione negativa del termine