Abstract
_Abstract_: Fueled by the rapid development of neuroscientific tools and techniques, some scholars consider the shift from traditional cognitive psychology toward cognitive neuroscience to be a _revolution_ (most notably Boone and Piccinini). However, the term “revolution” in philosophy of science can easily be construed as involving a paradigm shift in the sense of Kuhn’s _The Structure of Scientific Revolutions_. Is a Kuhnian account sound in the case at hand? To answer this question, we consider heuristic indicators of two features of paradigm shifts: the incommensurability of ontologies; and a gap between scientific communities. Based on our evidence, we argue that no revolution has occurred (at least, not yet). _Keywords_: Cognitive Neuroscience; Cognitive Psychology; Philosophy of Science; Thomas Kuhn; Scientometrics _La “rivoluzione delle neuroscienze cognitive” non è una rivoluzione (in senso kuhniano). Evidenze scientometriche _ _Riassunto_:_ _Complice il rapido sviluppo di strumenti e tecniche in neuroscienze, alcuni studiosi (in particolare Boone e Piccinini) intendono il passaggio dalla psicologia cognitiva classica alla neuroscienza cognitiva nei termini di una _rivoluzione_. Tuttavia, il termine ‘rivoluzione’ in filosofia della scienza è strettamente associato alla nozione di successione di paradigmi esposta da Kuhn ne _La struttura delle rivoluzioni scientifiche_. Obiettivo di questo lavoro è capire se effettivamente la concezione kuhniana offra una corretta descrizione di questa dinamica storica. In particolare, prenderemo in esame due indicatori euristici delle rivoluzioni kuhniane: l’incommensurabilità ontologica trai due paradigmi e la diversa composizione demografica delle comunità scientifiche. Sulla base delle evidenze scientometriche che prenderemo in esame, affermeremo che non è avvenuta nessuna rivoluzione (almeno per ora). _Parole chiave_: Neuroscienze cognitive; Psicologia cognitiva; Filosofia della scienza; Thomas Kuhn; Scientometria.