Abstract
In questo lavoro tratto del problema del rapporto tra semantica e pragmatica, e in particolare cerco di dare una visione generale di cosa si dovrebbe intendere per "competenza pragmatica". Assumo una visione olistica del significato, perché mi permette di mostrare come, anche con una posizione radicale di questo genere, possiamo trovare modi per spiegare la comunicazione e salvare la composizionalità. Il modo per spiegare la comunicazione e salvare la composizionalità passa attraverso la dimensione pragmatica, intesa come il modo di filtrare il livello "giusto" di contesto entro cui elaborare la valutazione e l'interpretazione semantica, e giungere all'interpretazione intesa. Nel § 1 presento i problemi di una teoria olistica del significato riguardo a una teoria della comunicazione; nel § 2 presento una possibile risposta dell'olismo ai problemi della comunicazione, ridefinendo la comunicazione come processo di convergenza del significato. Nel § 3 presento quello che può essere definito il punto cieco della teoria olistica di Davidson: l'idea che la strategia di convergenza è un "processo misterioso". Mostro come diverse linee di ricerca lavorano proprio all'individuazione del "mistero" davidsoniano. Nel § 4 presento una delle linee di ricerca rivolte di fatto a riempire il vuoto della teoria di Davidson: la teoria multicontesti in intelligenza artificiale. Nel § 5 delineo la similarità di tale teoria con altri tentativi in pragmatica, mostrando che ragionare su questa similarità può aiutare a ridefinire il concetto di "competenza pragmatica" come filtro per la semantica. Nel § 6 abbozzo una riflessione su come queste riflessioni potrebbero avere una influenza sul tema della composizionalità