Abstract
Nel contributo si analizzano le valutazioni che Ernst Cassirer e Jonas Cohn, in alcuni loro scritti pubblicati tra il 1903 e il 1918, espressero in modo esplicito o implicito l’uno del pensiero dell’altro nelle sfere della teoria della conoscenza e dell’estetica e a proposito della questione del rapporto fra la cultura tedesca e l’ebraismo. Si delineano, allo scopo di comprendere il loro dialogo, i diversi orientamenti della scuola neokantiana marburghese e della scuola neokantiana sud-occidentale, delle quali furono fondatori i loro rispettivi maestri, Hermann Cohen e Wilhelm Windelband. Si ricorda infine l’interesse che ambedue gli autori mostrarono, nelle opere composte durante l’esilio dalla Germania, da cui Cassirer emigrò nel 1933, Cohn nel 1938, per la letteratura religiosa ebraica e cristiana come fonte di concetti filosofici quali l’individuo, l’amore verso l’altro, Dio come persona