Spaces of the Monstrous. Philosophical Topics on Monstruosity
Roma RM, Italia: Lo Sguardo (
2012)
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Abstract
A partire dalla seconda metà del Novecento la questione della mostruosità è stata oggetto – insieme a quella del prodigio, da cui si differenzia soltanto parzialmente – di un crescente interesse accademico. Gli studi riguardanti la funzione antropologica, cosmologica, estetica e naturalistica dei mostri, sono oramai tanto numerosi e tanto vari nell'approccio da renderne ardua anche solo una parziale enumerazione. Difficilmente potremmo esimerci dal menzionare un autore come Jurgis Baltrušaitis, che così acutamente ha posto il tema della funzione estetica del mostruoso e del deforme, e allo stesso modo non potremmo dimenticare gli ormai classici studi storici e interpretativi di Claude-Claire Kappler, Jean Céard, Jacques Le Goff, Leslie Fiedler o David Williams, la cui scelta di prender parte alla nostra rassegna ci ha sinceramente onorati. Così facendo, tuttavia, trascureremmo lavori davvero pregevoli, come (solo per dirne alcuni) il poderoso tomo prodotto da Lorraine J. Daston e Katharine Park, il prezioso volumetto di José Gil, la ricca raccolta a cura di Charles T. Wolfe, la voluminosa storia della teratologia di Olivier Roux e le profonde riflessioni di Richard Kearney. Sarebbe possibile proseguire con un elenco di molte pagine, che includerebbe senz'altro i molti e altrettanto degni di nota lavori di alcuni degli autori di questa raccolta, che, con gli altri, ringraziamo: Albrecht Classen, Peter G. Platt, Maddalena Mazzocut-Mis, David Gilmore...