Abstract
È mettendo in primo piano l’idea di filosofia pratica universale, già presente nella filosofia dell’Aufklärung, che Fichte è riuscito a dare un nuovo volto alla speculazione trascendentale postkantiana. Il saggio tenta innanzitutto di ricostruire la filosofia pratica abbozzata negli anni 1793-1794. Viene proposto un breve confronto con Wolf. In seguito, lo studio rivolge la sua attenzione ad uno dei contributi della filosofia pratica universale fichtiana: aver trattato il sentimento come nozione pratica fondamentale, presente nella conoscenza e nell’azione. Infine, si tratta di mostrare che Fichte propose, nella prima Dottrina della Scienza, di fare della filosofia pratica universale una philosophia prima che fosse chiamata a prendere il posto della ontologia dogmatica e della dottrina degli elementi critica. Un confronto con Descartes, Wolff, Kant e Reinhold pone in risalto l’innovazione di Fichte