Nulla religioso e chiarità dell’eterno in Alberto Caracciolo
Abstract
L’articolo affronta il rapporto contraddittorio tra la bellezza ed il nulla nell’opera e nel pensiero di Alberto Caracciolo, autore tra i più sensibili nel panorama italiano contemporaneo, all’interno della riflessione sul peccatum mundi quale cifra ineludile della modernità. Il pensiero del filosofo si snoda lunghi percorsi già tracciati da Croce, Heidegger e Jaspers, nella constatazione di un “nulla” che da “niente” ontoassiologico misteriosamente si invera in una profonda dimensione religiosa, alla riscoperta di un significato dell’esistere, nonostante l’apparente mancanza di senso del reale