Abstract
: The Emotional Perception Model of moral judgment intends to account for experientialism about morality and moral reasoning. In explaining how moral beliefs are formed and applied in practical reasoning, the model attempts to overcome the mismatch between reason and action/desire: morality isn’t about reason for actions, yet moral beliefs, if caused by desires, may play a motivational role in agency. The account allows for two kinds of moral beliefs: genuine moral beliefs, which enjoy a relation to desire, and motivationally inert moral beliefs acquired in ways other than experience. Such etiology-based dichotomy of concepts, I will argue, leads to the undesirable view of cognition as a non-homogeneous phenomenon. Moreover, the distinction between moral beliefs and moral beliefs would entail a further dichotomy encompassing the domain of moral agency: one and the same action might possibly be either genuine moral, or not moral, if acted by individuals lacking the capacity for moral feelings, such as psychopaths. Keywords : Moral Beliefs; Cognitive Homogeneity; Moral Agency; Motivation; Psychopathy Credenze morali e omogeneità cognitiva Riassunto : L’ Emotional Perception Model del giudizio morale offre un approccio esperienzialista alla moralità e al ragionamento morale. Il modello, che propone una spiegazione di come le credenze morali vengano prima formate e poi applicate, intende superare il disallineamento tra ragione e azione/desiderio: la moralità non riguarda le ragioni per agire, tuttavia le credenze morali, se causate dal desiderio o in relazione con esso, svolgono un ruolo motivazionale nell’azione. Questo approccio consente di identificare due tipi di credenza morale: le credenze morali genuine, che trattengono una relazione con il desiderio, e le credenze morali senza relazione alcuna con il desiderio e dunque caratterizzate da inerzia motivazionale. Tale tassonomia, la cui origine è da rintracciare nell’eziologia dei concetti, porta alla sgradita visione della cognizione come fenomeno disomogeneo. Inoltre la distinzione tra credenze morali e credenze morali introdurrebbe una ulteriore possibile dicotomia interna al dominio dell’azione morale: una medesima azione può essere al contempo genuinamente morale oppure no, a seconda che venga agita da un individuo con la capacità di esperire sentimenti morali o da uno che ne sia privo, come nel caso di soggetti psicopatici. Parole chiave : Credenze morali; Omogeneità cognitiva; Agentività morale; Motivazione; Psicopatia.