The purpose of this article is to show that Boudon’s explanation of action in terms of “good reasons” can be philosophically enriched by merging his methodological perspective with Mises’ praxeology and Gadamer’s hermeneutics. In order to develop our goal of merging Boudon’s approach with Mises’ and Gadamer’s, we will focus on two points. The first is the identification of the invariable structure of human action. Unlike Boudon, we suggest that the best way to establish this invariable structure, which makes the (...) explanation of action possible, is not to refer to the controversial concept of “human nature,” but rather to use Mises’ praxeological analysis of the invariable logic which all actions have in common. The second point analyzed in this article is the temporal and cultural dimension of the interpretative process which individuals elaborate to develop their reasons. This point, which is related to hermeneutical philosophy and is not investigated in detail by Boudon, is largely discussed by Gadamer. In our opinion, merging Gadamer’s description of the interpretative process – a process that Gadamer calls “hermeneutical circle” – and Boudon’s sociology of “good reasons” is useful because, unlike Boudon, Gadamer clarifies the epistemological nature of the interpretative process as well as the reasons why this process – which is a trial and error process – allows us to understand the actions of people who belong to different cultures. (shrink)

1. Il significato del Parmenide nella filosofia di Platone -- 3. Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl -- 4. Kierkegaard e Thomas Mann -- 5. Ingens sylva.

Il De libero arbitrio di L. Valla.--L'idea della cultura nell'Elogio della follia di Erasmo.--La fondazione di un'etica naturale nelle Lettres persanes di Montesquieu.--Deduzione metafisica e tipica della ragion pratica.--Federico Schiller: un'etica di transizione.

Husserl sempre di nuovo, di E. Paci.--La fenomenologia e il compito del pensiero contemporaneo, di A. Banfi.--Una fonte remota della teoria husserliana dell'intenzionalità, di S. Vanni-Rovighi.--La filosofia come ontologia universale e le obiezioni del relativismo scettico in Husserl, di G. D. Neri.--I paradossi dell'infinito nell'orizzonte fenomenologico, di E. Melandri.--La "filosofia come scienza rigorosa" e la critica fenomenologica del dogmatismo, di G. Semerari.--La fondazione trascendentale della logica in Husserl, di L. Lugarini.--Realtà e prassi in Husserl, di G. Pedroli.--Ego ed alter-ego nella (...) "Krisis" di Husserl, di E. Filippini.--Fenomenologia e psicologia, di R. Pucci.--Di una posizione "storicamente" positiva rispetto alla fenomenologia di Husserl, di G. Guzzoni. (shrink)

1. Il significato del Parmenide nella filosofia di Platone -- 3. Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl -- 4. Kierkegaard e Thomas Mann -- 5. Ingens sylva.

Utilizzando un approccio semiotico, il contributo intende soffermarsi sull’insieme delle operazioni retoriche reso disponibile dall’attuale situazione postmediale (Krauss 1999). A partire dalla nozione di “cinema della consapevolezza” delineata da Casetti (2015) e di immaginazione intermediale proposta da Montani (2010), intenderò con operazione retorica la produzione di uno scarto che richiede una risoluzione dialettica da parte dallo spettatore (Gruppo μ 1992): nel caso della postmedialità audiovisiva, tali scarti riguardano i formati tecnici e le forme discorsive. Proverò quindi a costruire una correlazione (...) tra le facoltà dell’individuo e le regolarità culturali entro cui si esercitano, affiancando alla riflessione estetica di Emilio Garroni quella semiotica di Charles Sanders Peirce. Seguendo l’attuale interesse della disciplina semiotica per le esperienze di significazione (Fontanille 2008, Eugeni 2010), proverò a precisare le condotte percettive e interpretative sollecitate dall’intermedialità a partire dai concetti di genere (Rastier 2001) e di vedere-in (Wollheim 1980). La tenuta di queste considerazioni sarà infine misurata con l’ausilio di una breve disamina di due lungometraggi: The Act of Killing (2012) e The Look of Silence (2014). (shrink)

Leucippo -- Democrito -- Nessa -- Metrodoro di Chio -- Diogene di Smirne -- Anassarco -- Ecateo di Abdera -- Apollodoro -- Nausifane -- Diotimo -- Bione di Abdera -- Bolo.