Writing from a scientifically and philosophically informed perspective, the authors provide a critical overview of the conceptual difficulties encountered in many current neuroscientific and psychological theories.

L'autore parte dall'analisi dei problemi etici espressi nei linguaggi della poesia, della tragedia e della storiografia, per passare poi alla lettura delle maggiori opere del pensiero antico, fornendo di ognuna puntuali introduzioni. Un'attenzione particolare, alla fine di ogni capitolo, è dedicata all'eredità moderna e al significato attuale dei problemi dell'etica antica, proponendo in modo esplicito un collegamento fra ricostruzione storica e discussione teorica contemporanea.

A long-standing theme in discussion of perception and thought has been that our primary cognitive contact with individual objects and events in the world derives from our perceptual contact with them. When I look at a duck in front of me, I am not merely presented with the fact that there is at least one duck in the area, rather I seem to be presented withthisthing (as one might put it from my perspective) in front of me, which looks to (...) me to be a duck. Furthermore, such a perception would seem to put me in a position not merely to make the existential judgment that there is some duck or other present, but rather to make a singular, demonstrative judgment, that that is a duck. My grounds for an existential judgment in this case derives from my apprehension of the demonstrative thought and not vice versa. (shrink)

This book defends antitheodicism, arguing that theodicies, seeking to excuse God for evil and suffering in the world, fail to ethically acknowledge the victims of suffering. The authors argue for this view using literary and philosophical resources, commencing with Immanuel Kant's 1791 "Theodicy Essay" and its reading of the Book of Job. Three important twentieth century antitheodicist positions are explored, including "Jewish" post-Holocaust ethical antitheodicism, Wittgensteinian antitheodicism exemplified by D.Z. Phillips and pragmatist antitheodicism defended by William James. The authors argue (...) that these approaches to evil and suffering are fundamentally Kantian. Literary works such as Franz Kafka'sThe Trial, Samuel Beckett's Waiting for Godot, and George Orwell's Nineteen Eighty-Four, are examined in order to crucially advance the philosophical case for antitheodicism. (shrink)

La discussione sull’idea del buono occupa uno spazio marginale nel libro VI della Repubblica, ma comporta un eccezionale impegno teorico : di qui la vastita della letteratura esegetica che contrasta con la brevita del testo platonico. Il problema cruciale e questo : in Repubblica VI 504a‑509c to agathon non e piu solo un principio di valorizzazione e un criterio di valutazione di cose e condotte – com’e consueto in Platone – ma assume il ruolo di principio ontologico ed epistemologico. Questa (...) posizione ha spesso suggerito interpretazioni di tipo “teologico” dell’idea del buono. Quello che si puo affermare sulla base del testo, e che Platone ha conferito in queste pagine della Repubblica un primato al vertice etico del triangolo i cui altri vertici sono quello ontologico e quello epistemologico ; l’intento e quello di offrire una fondazione etica assoluta, mediante la connessione della sfera del valore con quelle dell’essere e della verita.L’unificazione delle dimensioni etica, ontologica ed epistemologica sarebbe parsa teoricamente insostenibile ad Aristotele, cui si deve una critica devastante alla teoria platonica del buono. (shrink)

In his last book, David Armstrong sets out his metaphysical system in a set of concise and lively chapters each dealing with one aspect of the world. He begins with the assumption that all that exists is the physical world of space-time. On this foundation he constructs a coherent metaphysical scheme that gives plausible answers to many of the great problems of metaphysics. He gives accounts of properties, relations, and particulars; laws of nature; modality; abstract objects such as numbers; and (...) time and mind. (shrink)

In this newly edited Book XI of Plato’s Republic, to be considered as the authentic conclusion of the dialogue, Socrates meets a Stranger from Trier, and discusses with him the questions of social reform, power and future revolutions.

Il rapporto individuo-solidarietÀ viene qui affrontato nell'ambito delle relazioni familiari. In questo contesto l'‘individuo' si rivela un' astrazione. A lungo ogni nuovo nato č assolutamente dipendente dagli altri. La consapevolezza stessa di essere unici e irripetibili deriva dalla madre, dalla sua donazione di soggettivitÀ e di senso. Tuttavia nella nostra societÀ, egoista e competitiva, la dipendenza e la gratitudine sono negate a favore dell'autonomia. La presunzione di bastare a se stessi impedisce di provare compassione, un'attitudine pre-morale che trova un paradigma (...) efficace nella responsabilitÀ materna, espressione di un sentimento di giustizia che vale la pena d'interrogare. (shrink)

L’idea di una comunità politica fondata sulla giustizia rappresenta in Pla¬tone una doppia terapia: quella della malattia della città, che è conflittuale perché divisa in centri privati di interessi e di affetti, e dell’anima, scissa in centri motivazionali opposti che rendono difficile il comando della razionalità. La comunità politica non è un dato naturale o storico, ma un progetto, un costrutto artificiale, cioè il compito di una élite intellettuale . Ma questa comunità si realizza intanto nella pratica discorsiva e nella (...) decisione morale di quanti ne fanno il proprio orizzonte etico-politico.The idea of a political community founded on justice represents in Plato a therapy both for the illness of the city , and of the soul . The just political community is not for Plato a natural or historical fact, rather a project, an artificial construct, that is the task of an intellectual élite . But meanwhile such community exists in the dialogical practice and in the moral decision of those accepting it as their own ethical and political horizon. (shrink)